Seicento aree espositive, 5.000 enti rappresentati, 200 appuntamenti culturali, 800 relatori, 20 presentazioni di libri, 250 animazioni e laboratori. Sono questi i numeri della settima edizione di Terra Futura, la mostra convegno sulle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ospitata dal 28 al 30 maggio nella Fortezza da Basso di Firenze, quest’anno Terra Futura ha come titolo: “Comunità sostenibili e responsabili, laboratori di futuro”.
Promotori dell'evento sono la Regione Toscana, Banca Etica, Agenzia dell'economia sociale, Fiera delle Utopie Concrete, Caritas Italiana, Acli, Cisl e Legambiente. Terra Futura è l'occasione per conoscere da vicino esperienze e modelli innovativi di fare economia, consumare, tessere relazioni sociali, praticare la solidarietà. Sono esperienze nate a livello locale, sul territorio, magari in parrocchia o in un quartiere, ma se ampiamente conosciute e diffuse potrebbero incidere anche a livello globale per il bene di tutti, verso un futuro più equo e più sostenibile. Si tratta di gruppi di acquisto solidale, di famiglie che si impegnano a stili di vita più responsabili (soprattutto per quanto riguarda i consumi quotidiani di acqua ed energia elettrica), di associazioni locali nate per favorire la coesione sociale in comuni dove la convivenza è difficile, di aziende che stanno riconvertendo la propria produzione i modo sostenibile, di organizzazioni della società civile nate per sconfiggere l'illegalità, dei cittadini abruzzesi capaci di costruire un ecovillaggio grazie alle donazioni arrivate dopo il terremoto dell'anno scorso, di esperienze di cooperazione internazionale a favore delle popolazioni del Sud del mondo.
Non è tutto. Caffè, cioccolato e birra prodotti nelle carceri, una linea cosmetica ottenuta da residui di prodotti alimentari biologici, fino a ecopoltrone ed ecopouf in carta riciclata imbottiti con bottiglie di plastica: Terra Futura è anche questo. Ma è pure un luogo per dare voce a numerose campagne nazionali e internazionali di lotta alla povertà, di contrasto alla privatizzazione dell'acqua, di cooperazione internazionale e di aiuto allo sviluppo per i Paesi del Sud del mondo, di richiesta di tassazione di tutte le transazioni finanziarie. Tra tutte la raccolta firme della Campagna del millennio per fare pressione sui Governi perché siano rispettare le promesse di intervento contro la povertà estrema e si concordi un piano ambizioso per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, da discutere al Consiglio Europeo di giugno e da presentare al Summit delle Nazioni Unite di settembre.