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lunedì 14 ottobre 2024
 
A TORINO
 

Terra madre, una festa di cibo e di valori

24/09/2016  Per la prima volta la manifestazione di Slow Food si svolge tra le vie della città. Migliaia di contadini provenienti da tutto il mondo hanno portato i loro prodotti tra la gente, nel segno della biodiversità. «Dobbiamo smetterla di dire che la morte per fame avviene per povertà» ha affermato Carlin Petrini.

Due compleanni e una scommessa che si sta rivelando vincente. Sembra destinata a lasciare un segno profondo l'edizione 2016 di Terra Madre Salone del Gusto, grande evento legato al cibo e alla terra organizzato a Torino dal movimento Slow Food. La manifestazione, che si è aperta giovedì 22 settembre e durerà fino a lunedì 26, festeggia due significativi anniversari: sono passati 20 anni dal primo Salone del Gusto e 30 dalla fondazione di Slow Food, un'intuizione del Piemontese Carlo Petrini che, in tre decadi di duro lavoro, ha profondamente trasformato il modo di guardare  alla produzione del cibo e al lavoro dei contadini, in Italia e nel mondo.

Ma vi sono anche altre ragioni a rendere “speciale” questa edizione di Terra Madre. L'evento si svolge ogni due anni: l'ultima edizione, dunque è stata nel 2014. Poi l'Expo di Milano e, sempre nel 2015, l'enciclica Laudato si' di papa Francesco, imperniata proprio sulla cura del creato e sui temi, cari a Slow Food, della sostenibilità ambientale. Non solo: lo scorso 26 maggio Carlo Petrini è stato nominato Ambasciatore Speciale della Fao in Europa per l'ambizioso programma “Fame Zero”, volto all'eliminazione degli squilibri alimentari e della povertà.    

Un evento “diffuso”
Consapevoli di un appuntamento quanto mai atteso, quest'anno gli organizzatori di Terra Madre Salone del Gusto hanno scelto di puntare sul coinvolgimento della città. L'evento infatti non si svolge più al centro fieristico del Lingotto, come è accaduto fino al 2014, ma invade festosamente il centro di Torino. Altra rilevante novità: sparisce il biglietto d'ingresso, in nome di un coinvolgimento corale e gratuito.  E' ancora presto per tracciare bilanci, ma la fiumana di visitatori che si sta riversando nelle strade e nelle piazze cittadine, complice anche il bel tempo, sembra aver ampiamente premiato questa decisione. A Terra Madre partecipano 7.000 delegati provenienti da 143 Paesi, 900 sono gli eventi in programma, possibili anche grazie al contributo di 1.000 volontari. Muovendosi tra stand e banchetti, si viene quasi assaliti da un mondo di biodiversità. Nello splendido parco del Valentino sono presenti le delegazioni dai cinque continenti. E' un'occasione per conoscere e, volendo acquistare a prezzi equi per i produttori, generi alimentari di ogni tipo e natura, dallo sciroppo d'agave dell'Ecuador all'infinita varietà di spezie e legumi africani

Nella centralissima piazza San Carlo e vicino ai portici di via Roma trovano invece posto i coltivatori e allevatori italiani: anche lì va in scena una festa per i 5 sensi, che stupisce e incanta per la sua varietà. In questo gigantesco mercato a cielo aperto sono rappresentati tanti dei 500 presìdi che Slow Food ha istituito per tutelare alimenti a rischio estinzione, come le comunità che, spesso eredi di una tradizione secolare, li producono. La maggior parte sono legati a piccoli territori, dalla ventricina del Vastese (un salume che si produce in Abruzzo) alla pera della valle del Sinni, in Basilicata. Fa  eccezione l'olio extravergine d'oliva, un presidio che invece esiste a livello nazionale.  

I grandi temi
Ma descrivere Terra Madre semplicemente come una grande kermesse gastronomico-culinaria sarebbe davvero riduttivo. Il tema dell'edizione 2016 è “Voler bene alla terra”. Questo significa impegnarsi concretamente per un cibo buono, pulito e giusto, come ricorda il motto stesso di Slow Food. Dunque, in primo luogo, significa lottare contro le disuguaglianze e contro un'economia di mero consumo, che sfrutta e talvolta uccide agricoltori e allevatori. Lo ha sottolineato con grande chiarezza Carlo Petrini durante la cerimonia inaugurale della manifestazione. «Dobbiamo smetterla di dire che la morte per fame avviene per povertà» ha affermato il fondatore e presidente di Slow Food. «Avviene perché a questo mondo c’è un’ingiustizia incredibile che permette a 62 persone di avere il reddito di 4 miliardi di viventi e che permette ad alcuni sportivi di guadagnare in un anno di lavoro quello che guadagnano 15 mila persone. Noi siamo complici di questa ingiustizia. È l’ingiustizia che crea la fame. È arrivato il tempo di cambiare questa mentalità». 

Le istituzioni 
A inaugurare l'evento, giunto alla settima edizione, è intervenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Terra Madre – Salone del Gusto è, allo stesso tempo, una sfida italiana e un incontro con il mondo» ha detto venerdì sera il capo dello Stato durante la cerimonia al teatro Carignano di Torino.  «Abbiamo bisogno di radici sane, ben piantate nella dimensione locale, che diano sempre linfa nuova, non per chiuderci nel particolare ma per apprezzare meglio le straordinarie opportunità offerte dalla dimensione globale». Il presidente Mattarella ha poi posto l'accento sul ruolo fondamentale dell'agricoltura come «settore chiave della nostra economia e come propulsore, su scala globale, di una maggiore uguaglianza tra gli essere umani». «La sovranità alimentare» ha proseguito «è un diritto che rende tutti più forti. Perché sconfiggere la fame, la sete, la desertificazione di vasti territori, l’impoverimento di intere comunità, la devastazione dell’ambiente e i mutamenti climatici è condizione di sicurezza anche per i Paesi più forti economicamente».

E se è vero che il “voler bene alla terra” inizia con i gesti più concreti e quotidiani, all'invito di Carlo Petrini, che ha proposto di istituire un orto al Quirinale, il presidente ha risposto: «Un orto esiste già: si trova a Castel Porziano e produce eccellenti alimenti per i nostri ospiti». Accanto al presidente Mattarella molti altri rappresentanti di istituzioni, nazionali e locali, hanno visitato finora Terra Madre. Il direttore generale della Fao, Josè Graziano de Silva, è intervenuto con un videomessaggio. Nei giorni scorsi si sono recati in visita a Torino il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, cui è toccato il compito di tagliare il nastro inaugurale, e il ministro delle politiche agricole  Maurizio Martina. E in rappresentanza degli enti locali, organizzatori dell'evento insieme con Slow Food, hanno preso parte alla cerimonia inaugurale il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e la sindaca di Torino Chiara Appendino. 

Multimedia
Terra Madre - Salone del gusto: il mondo dei sapori abbraccia Torino
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