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mercoledì 04 ottobre 2023
 
tragedia
 

Terremoto in Marocco, migliaia di morti. Colpita la Medina

09/09/2023  Devastante sisma nella notte. Sale di ora in ora il numero delle vittime accertate. Crolli anche nel quartiere storico della città di Marrakech. Il cordoglio del Papa e del Presidente della Repubblica

L'Italia pronta a mandare aiuti per la ricerca dei dispersi e per il sostegno alla popolazione. Il sisma che ha colpito il Marocco, con epicentro a 16 chilometri del villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil e a  72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa, secondo i media locali la più grave che abbia mai colpito il Paese, ha raggiunto, secondo il Us Geological Survey, magnitudo 6,8 della scala Richter, 7 secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat. Oltre 820 i morti, ma il bilancio sale di ora in ora. IL terremoto è stato avvertito lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. SOno crollate le caratteristiche case a pisé, il muro realizzato in paglia, fango e sassi. Nella medina di Marrakech, patrimonio dell'Unesco, sono corllate le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico e alcune abitazioni. Nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico 'Café de France' e crepe si sono aperte nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della Medina. Tantissimi i turisti italiani che stanno contattando l'ambasciata e il consolato per capire come tornare in Italia. Gli aeroporti sono stati riaperti e la Farnesina ha fatto sapere che chi ha i biglietti può partire per tornare in patria e che, al momento, c'è anche disponibilità di posti.

Immediato il telegramma del Papa che prega per le vittime, i feriti e i familiari che hanno perso i loro cari e ch eincoraggia le istituzioni e i volontari a fare di tutto per prestare il masismo soccorso. Dalla Cei e dalla Caritas sono intanto già partiti i primi aiuti.

 
 
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