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mercoledì 11 settembre 2024
 
TRERREMOTO
 

Oltre 24 mila le vittime accertate in Turchia e in Siria, il 26 marzo colletta nelle chiese

11/02/2023  A quasi una settimana dal tragico sisma, il bilancio continua a crescere. Tra i morti anche la famiglia italiana di origini siriane. Per contro, nelle scorse ore sono stati estratti vivi dalla macerie una bambina di 2 anni, una signora di 83 e un ragazzo di 16. “Consapevole della gravità della situazione”, la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): “sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. E sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.

«Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno». Così in un tweet (rilanciato tra gli altri dall'agenzia di stampa Ansa) il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

A quesi una settimana dal tragico sisma ch ha devastato parti della Turchia e della Siria il bilancio dei morti continua a salire. Alle 10 di sabato 11 febbraio risultavano esserci almeno 24.218 corpi individuati o estratti: lo riportava Sky News. In Siria le vittime sono almeno 3.553, di cui almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal Governo. Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia dopo 122 ore: lo riporta il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay. Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un'anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu. Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni - Kamil Can - è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.

«È tempo di compassione, è tempo di solidarietà. Basta con l'odio, basta con le guerre e le divisioni che portano all'autodistruzione. Nel dolore uniamoci, aiutiamo chi soffre in #Turchia e #Siria, costruiamo la pace e la fraternità nel mondo". Ancora una volta il Pontefice si è affidato al suo account Twitter @Pontifex, in nove lingue, per diffondere un messaggio di incoraggiamento alla pace, a partire dal dramma, e di vicinanza a tutta la gente colpita. Già al termine dell'udienza generale di mercoledì 8 febbraio, Francesco aveva detto: «Incoraggiato tutti alla solidarietà per questi territori, in parte già martoriati da una lunga guerra».

 

E facendo propri i ripetuti appelli di Jorge Mario Bergoglio, la presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei), a nome dei vescovi italiani, ha rinnovato la  “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto”. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Cei ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche. “Consapevole della gravità della situazione”, la presidenza della Cei ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): “sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate – si legge in una nota diffusa oggi -. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite”.

Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro 30 aprile 2023.

Sin d’ora è, comunque, possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on line tramite il sito della Caritas italiana o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.

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