Foto Thinkstock.
Una riforma snella: sette articoli per ridisegnare il ruolo
e il modo di operare del Terzo settore in Italia. Torna l'Agenzia; il servizio civile sarà universale, dunque varrà per tutti, uomini, donne e immigrati; il cinque per mille verrà stabilizzato e dunque chi opera sulle frontiere del disagio saprà di poter contare su certi fondi con continuità; il Fisco terrà conto delle attività socialmente utili. Il settore, dal canto suo, dovrà migliorare in quanto a trasparenza. Costi previsti: circa 360 milioni di cui almeno 60 per il 5 per mille e 250,a regime, per il servizio civile.
Il disegno
di legge delega «per lo svolgimento di attività di interesse
generale» è stato approvato dal Consiglio dei ministri nel pomeriggio di giovedì 10 luglio. Ora
ci sono dodici mesi di tempo per il varo dei decreti delegati e
la riforma dovrebbe dunque cominciare ad operare dal 2015.
«Abbiamo mantenuto l'impegno che avevo preso», ha detto il
premier Matteo Renzi definendo la riforma «un grande momento
di svolta». Dai 'bond solidarieta« alla stabilizzazione del
5 per mille, dal servizio civile che porterà i giovani ad
operare anche all'estero alla nuova"'impresa sociale", fino
all'obbligo di trasparenza delle associazioni: sono alcune
delle novità che verranno introdotte per valorizzare il
grande movimento del volontariato in Italia che si adopera
su tanti versanti «in attuazione del principio di
solidarietà», come recita l'articolo 1 della bozza della
delega.
Una riforma che però non dovrà pesare sui conti
dello Stato: «dall'attuazione delle deleghe contenute nel
provvedimento - si legge nella relazione tecnica - non
devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica». Plauso dalle associazioni, anche perché
l'intervento era atteso «da almeno due decenni», rimarca il
Forum del Terzo Settore che ora però chiede di non mettere
troppi "paletti", ma piuttosto di favorire il mondo del
volontariato che oggi coinvolge in Italia cinque milioni di
persone.
Foto Thinkstock.
Ecco, così come sintetizzate dall'agenzia Ansa, le principali novità secondo il testo
esaminato dal Consiglio dei ministri
- BOND SOLIDARIETÀ. Verranno introdotti
meccanismi volti alla diffusione dei titoli di solidarietà e
di altre forme di finanza sociale.
- 5 PER MILLE STABILE,
CAMBIA LA FISCALITÀ. Il meccanismo del 5 per mille, oggi ancora
da finanziare ad ogni legge di stabilità, diventerà
permanente. Prevista anche l'introduzione di una tassazione
che tenga conto non solo delle finalità solidaristiche delle Onlus ma anche del «divieto di ripartizione degli utili». In
questo ambito verranno anche riviste tutte le agevolazioni,
detrazioni e deduzioni, fiscali che ad oggi riguardano le
attività di volontariato.
- SERVIZIO CIVILE, ANCHE
ALL'ESTERO E FA CURRICULUM. Si riforma anche il servizio
civile per il quale si prospetta una «programmazione almeno
triennale» dei contingenti di giovani, fino a centomila contro i 15 mila
oggi impegnati. Il servizio civile sarà aperto agli stranieri. I
ragazzi e le ragazze coinvolti faranno anche esperienze
all'estero, dentro o fuori la Unione europea. Il servizio civile farà
curriculum sia «nei percorsi di istruzione»« che «in ambito
lavorativo».
- IMMOBILI NON UTILIZZATI E DELLA CRIMINALITÀ.
Per sostenere economicamente gli enti del terzo settore
verranno studiate forme per accelerare l'assegnazione, a
loro favore, degli immobili pubblici inutilizzati o dei beni
confiscati alla criminalità organizzata.
- IMPRESA SOCIALE.
Vengono ridisegnate la disciplina delle società che operano
in questo settore, con «ampliamento dei settori di
attività«, »previsione di forme di remunerazione del
capitale sociale», «possibilità di accedere a forme di
raccolta di capitali di rischio», «introduzione di misure
fiscali volte a favorire gli investimenti di capitale nelle
imprese sociali».
- REGISTRO UNICO SETTORE. Servirà a
favorire »la piena conoscibilità« di quanto fa il terzo
settore in tutto il territorio nazionale.