Il ministro Franceschini all'inaugurazione della mostra al Museo Ebraico di Roma
Elio
Toaff, per mezzo secolo rabbino capo della comunità ebraica
Roma, avrebbe compiuto 100 anni il 30 aprile scorso. Toaff, da tempo
infermo, è mancato a pochi giorni dal traguardo del secolo di vita.
Diventa così un omaggio postumo quello che gli dedica il Museo
Ebraico di Roma con la mostra “Shalom Moreno”, curata da Lia
Toaff e Serena Di Nepi. Moreno equivale al titolo di “maestro”
e Toaff lo è stato per tante persone durante tutta la sua lunga
vita, vissuta fra Livorno, Pisa, Ancona e Venezia.
I
documenti raccolti dalla Fondazione Elio Toaff in collaborazione con
la Comunità ebraica romana raccontano il Toaff privato e quello
pubblico attraverso fotografie, telegrammi, lettere e oggetti (come
il talled, il mantello di preghiera indossato da Toaff). Ci
sono le foto dei momenti privati con la moglie (una passeggiata
sottobraccio a Livorno) e delle occasioni ufficiali, accanto a
personaggi di spicco come Shimon Peres, Moshe Dayan, Golda Meir,
Itzhak Rabin, Carlo Azeglio Ciampi, Giovanni Leone, Sandro Pertini.
Non mancano le foto degli incontri con papa Giovanni Paolo II,
durante la storica visita del 1986 e in ocasioni successive. Fra i
due leader spirituali nacque un rapporto di stima e amicizia, tanto
che “il rabbino di Roma” fu ricordato da papa Wojtyla nel suo
testamento. Sono anche esposti i telegrammi inviati da Toaff in
Vaticano in occasione della morte dei pontefici. Il 7 agosto 1978
Toaff esprime il suo cordoglio e assicura “fervida preghiera” per
la morte di Paolo VI, “che tanto lottò per la pace in Terra fra
gli uomini”.
Interessanti
e ricchi di curiosità i documenti che riguardano la vita della
Comunità ebraica romana. Toaff ne assume la guida spirituale nel
1951 e in una lettera ai consiglieri del febbraio 1952 lamenta “la
decadenza purtroppo ognor crescente della vita ebraica di questa
Comunità”. In particolare, Toaff denuncia la scarsa osservanza
del sabato e delle leggi alimentari ebraiche. In un'altra lettera del
1956 Toaff chiede al ministero dell'Istruzione lo spostamento della
data degli esami di maturità, fissata di shabbat. Si può
rileggere il dattiloscritto del discorso di Toaff nel primo
anniversario dell'attentato alla Sinagoga in cui morì il piccolo
Stefano Gay Tachè. In quel discorso il rabbino elevò un inno alla
fede “che fa alzare gli occhi al cielo e sognare, anzi avere la
certezza, che verrà un giorno in cui finalmente ogni uomo vedrà nel
suo prossimo un fratello”.
La
mostra, inaugurata dal ministro della Cultura Dario Franceschini,
restera apertà fino al 30 settembre.