Pensate a un'intera città che un tempo aveva solo il ritmo delle fabbriche Fiat: primo, secondo e terzo turno .
E ora immaginate la stessa città che sta via via diventando, in Europa,
un punto di riferimento, via streaming o in Skype conference, per una
nuova civiltà, non più metalmeccanica, ma connessa e sintonizzata sulla
Rete, sulle cyber tecnologie, sul futuro web 3.0, sui social network. E' questo che sta accadendo a Torino ,
spesso nella non piena consapevolezza degli stessi torinesi, molti dei
quali continuano a credere che la loro città sia sempre, e soltanto,
quella dei tram che sferragliano in Corso Settembrini dalle 4 di
mattina, tra l'ingresso delle Presse e gli uffici della Powertrain, mentre
ora è anche il cuore della "mobile revolution", dei visionari che
prefigurano le "smart city", dei creativi che studiano gli smartphone e i
computer "indossabili", dei profeti del "crowdfunding", dei giovani
imprenditori delle start-up e del "social eating" , che coniuga passione per la cucina con il desiderio di conoscere nuove persone.
Di tutto questo si discute
a Torino al "Digital
Festival", e non per pochi giorni, ma per oltre due settimane, dal 3 al
20 maggio, con decine di relatori, tavole rotonde e quindi di eventi,
molti dei quali trasmnessi in streaming sul sito Internet
2013.digitalfestival.net ,
che indagano l’influenza delle tecnologie digitali sulle persone, e
come la civiltà “digital” può e deve migliorare la qualità della vita,
creare opportunità di lavoro, favorire lo sviluppo economico, sociale e
culturale del territorio.
Ecco, in un video di appena tre
minuti, come l'innovazione continua nei campi del lavoro, degli affari,
della creatività, delle amicizie e degli affetti, sia così avanti e
reale, non più fantascienza, da trasformare tutta la nostra giornata in
un vero e proprio "digital day" :
VIDEO
Venerdì 3 maggio il "Digital Festival" di Torino è partito con il botto grazie a un’intera sessione dedicata alle aziende per scoprire nuove opportunità dal mondo digitale per la gestione del personale . Conferenze gratuite presentate da top manager, "digital expert", docenti universitari. Sabato
4 maggio è stata una giornata per l’orientamento nella ricerca di
lavoro: come il mondo digitale può aiutare a trovare o cambiare
professione, o ad avviare una propria attività . Ma si è parlato
anche di "web reputation", il modo in cui Internet ha cambiato
definitivamente il modo di presentarsi alle aziende: una volta il curriculum vitae era l’unico vero biglietto da visita per i selezionatori. Oggi,
con il "personal branding", cioè la promozione di sé stessi in
tecnologia digitale, assistiamo a una svolta importante, un'evoluzione
già in atto, destinata a modificare del tutto le interazioni tra chi
cerca e chi offre opportunità .
Ma la "nuova" Torino racconta anche chi sono le
"geek girls", le donne iper-tecnologiche, che inseguono sulla Rete pari
opportunità e diritti . Chi sono le “ragazze” appassionate di
tecnologia e quali strategie utilizzano nell’era del web 2.0 per
crescere professionalmente. Esperte, start upper, giornaliste e
web editor si raccontano e si confrontano su percorsi e relazioni
digitali per capire come il rapporto tra donne e Internet sia in
continua evoluzione . Il tocco rosa della Rete è sempre più
determinante per una visione della tecnologia applicata alla qualità di
vita delle persone e delle relazioni: punta sull’organizzazione di Smart
Community che migliorano l’organizzazione delle città e dei servizi, e
trova spazi di crescita grazie alla "sharing economy", cioè a una società e a un tessuto imprenditoriale basato sulla condivisione e non sull'esclusione delle competenze.
Domani e mercoledì, 7 e 8 maggio, il Digital
Festival entra nel vivo con due giorni di lavori per ampliare il proprio
sguardo sul presente e sul futuro . Dalla crescente mole di
informazioni generate dai dispositivi digitali, che devono essere
gestite e sfruttate per aumentare la competitività delle imprese
pubbliche e private; alla ormai galoppante "mobile revolution": i
dispositivi che permettono di fare cose in "mobilità", quasi azzerando i
limiti di spazio, e in un certo senso (questo è il lato positivo
dell'innovazione) riportando la persona al centro del proprio mondo e,
soprattutto, del proprio "tempo" , che grazie alla civiltà digitale diventerà il vero valore aggiunto per chiunque. Si discuterà anche del Rapporto "Italia 2.0" , uscito lo scorso marzo, dal quale emerge chiaramente che gli utenti che usano Internet sono in costante aumento, e le differenze per età, sesso e istruzione si assottigliano . Non solo: l'utilizzo dei social network è in costante crescita ma, e questo è ancora più incredibile, ormai
quasi un italiano su due cerca servizi e catene commerciali
direttamente sul posto con dispositivi mobili, vale a dire smartphone di
ultima generazione con iPhone o Samsung Galaxy, dai quali risultano in
costante crescita navigazione e "surfing" sulla Rete . E, come
conseguenza, emergono i profili di nuovi consumatori che cercano sul web
il modo di interagire sia con il proprio brand di fiducia sia con altri
consumatori.
Giovedì 9 maggio, dalle 14.30 alle 18, una delle conferenze più intriganti, trasmessa in streaming su 2013.digitalfestival.net , del Festival torinese: "I am a living interface: dallo smartphone al wearable computer" , panoramica sul come s'intrecciano creatività e wearable technology. Di che cosa si tratta? E' senza dubbio tra le più attese rivoluzioni digitali, destinata a guidare l’innovazione dell’elettronica di consumo e
a modificare i comportamenti e gli stili di vita. Possiamo infatti
aspettarci orologi, occhiali, tessuti e gadget: ma siamo anche pronti
per una nuova generazione di "digital user"? È necessario, infatti, che
anche il corpo si evolva e perciò serve che la tecnologia lo supporti: i
progressi nelle componenti tecnologiche wearable, “indossabili”, unite
dalla raffinatezza tecnica e alle dimensioni ridotte arricchiscono il
corpo umano di strumenti computerizzati sempre meno invasivi .
E per finire con il "Digital for People", dall'11 al
20 maggio, la Torino del futuro (e del presente) approda a tavola con i
"Digital Food Days", parlando di Rete, digitale e cibo . E dal cibo si passa ai libri, parlando di editoria 2.0, ospiti di
Book to the Future, l'area del Salone Internazionale del Libro interamente dedicata all'editoria digitale e alle nuove tecnologie di fruizione culturale.
Apertura
in Piazza dei Mestieri, con un invito rivolto a tutti gli amanti della
cucina e del "social" che ormai ha agguantato anche il cibo , e
conferenze sul rapporto tra (eno)gastronomia e tecnologia. E da Torino
ci si sposta su tutto il territorio nazionale con il calendario delle
cene "Social Eating", organizzate in collaborazione con Gnammo : una serie di appuntamenti culinari (ci saranno anche pranzi e brunch, come da
Presso, a Milano ) che mettono seduti attorno a una tavola "gnammers", digital guru e blogger.
Oltre la tavola, oltre il cibo, oltre i sapori, verso nuovi confini digitali anche nel gusto .