Più di 5.000 ragazzi tra i 17 e i 25
anni, provenienti da oltre 50 Paesi del mondo (comprese alcune terre
martoriate come Siria, Palestina, Egitto e Sud Sudan) stanno per
incontrarsi a Torino. Sarà un intenso momento di preghiera e
contemporaneamente una grande festa. Tutto questo nel nome di don
Bosco. Sono passate poche settimane dall'incontro dei giovani con
papa Francesco (che ha visitato il capoluogo piemontese il 21 e il 22
giugno) e già ci si prepara per una nuova sfida. Dal 10 al 16 agosto
la città ospiterà il raduno del Sym (Salesian youth movement), il Movimento giovanile salesiano diffuso nei cinque continenti.
L'incontro segna il momento culminante
e conclusivo del bicentenario della nascita di don Bosco. E il luogo
scelto per l'evento non poteva che essere il Piemonte, la terra
natale del santo, dove il suo sogno ha preso vita.
Ai partecipanti
(che saranno ospitati presso case salesiane, parrocchie e oratori)
verrà proposto un percorso sullo stile delle Gmg. Fino al 14 agosto
il punto di riferimento sarà il Parco Ruffini, area verde della
città: quotidianamente si svolgeranno momenti di preghiera,
confronto e riflessione sul carisma salesiano. Ovviamente i ragazzi
avranno anche la possibilità di conoscere da vicino i luoghi di don
Bosco: la basilica di Maria Ausiliatrice, le sue stanze di vita
quotidiana, gli oratori da lui fondati, le strade e i sobborghi
testimoni di tanti incontri.
Il 15 agosto l'intera delegazione del
Sym si sposterà a Castelnuovo don Bosco (in provincia di Asti) per
vivere il cuore dell'evento: una veglia di preghiera sotto le stelle
durante la quale il piccolo comune piemontese abbraccerà idealmente
le 132 nazioni raggiunte dalla presenza salesiana. Per tutta la notte
la Basilica superiore e quella inferiore resteranno aperte per
l'adorazione eucaristica e le confessioni. I giovani saranno
testimoni dell'alba, quella stessa alba che tante volte don Bosco avrà
scorto da ragazzo, quando usciva di casa (intorno il suo mondo di
duro lavoro contadino) o più avanti, mentre giorno per giorno la
particolarissima vocazione cui era chiamato gli diventava palese. La
mattina del 16, poi, il Rettor maggiore dei Salesiani don Angel
Fernandez Artime (decimo successore del “santo dei giovani”)
presiederà la Messa che concluderà solennemente l'anno del
bicentenario. Ad animare le celebrazioni ci saranno un coro composto
da 200 cantori e un'orchestra di 50 elementi. Preziosa, come sempre
in queste occasioni, la presenza dei volontari che assisteranno e
accompagneranno i ragazzi per l'intera durata dell'evento.