La prima volta di Trump. Sulla scia dei suoi predecessori già ricevuti in Vaticano (sono stati 13 in 20 udienze concesse da tre diversi Papi), il presidente degli Stati uniti entra con il suo corteo dalla porta del Perugino. Una Roma blindata a partire da villa Taverna, dove Donald Trump è stato ospite, fino al cortile di San Damaso, all’interno delle mura vaticane, ma senza tensioni.
Trump arriva puntualissimo, con la sua delegazione di 11 persone e la moglie Melania vestita di nero come da protocollo. Stretta di mano e i saluti in inglese. Trump ha portato la sua interprete personale, Alessandra Bonati, ma le prime battute sono un faccia a faccia, prima in piedi nel corridoio e poi seduti alla scrivania nella sala del Tronetto, in cui Francesco parla direttamente in inglese con il presidente degli Stati Uniti. Poi l'incontro prosegue in via riservata per 38 minuti mentre la first lady attende, come è prassi, nel salottino adiacente.
Tra i temi all'ordine del giorno, ha fatto sapere una nota del Vaticano "il comune impegno a favore della vita e della libertà religiosa e di coscienza. Si è auspicato una serena collaborazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, impegnata a servizio delle popolazioni nei campi della salute, dell’educazione e dell’assistenza agli immigrati". C'è stato poi "uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti all’attualità internazionale e alla promozione della pace nel mondo tramite il negoziato politico e il dialogo interreligioso, con particolare riferimento alla situazione in Medioriente e alla tutela delle comunità cristiane".
"L'importante", aveva detto papa Francesco di ritorno dal viaggio a Fatima, "è che ciascuno dica quello che pensa con sincerità". E proprio al rispetto e alla sincerità sono stati imporntati i colloqui.
"Non dimenticherò quello che mi ha detto", ha dichiarato Donald Trump al termine del colloquio senza specificare esattamente di cosa abbiano parlato. eloquenti però i doni che si sono scambiati. Il presidente americano ha regalato al Papa i discorsi di Martin Luther King dicendo: "Penso che le piaceranno" e Francesco ha ricambiato aggiungendo ai soliti tre documenti che regala a tutti i capi di Stato (l'Evangelii gaudium, la Laudato si' e l'Amoris laetitia) anche il messaggio per la Giornata mondiale della pace che ha per titolo "La non violenza, stile di una politica per la pace". E "questo", ha detto papa Francesco, dando a Trump anche un medaglione con il ramo di ulivo che unisce una pietra divisa, "glielo regalo perché lei sia strumento di pace". "Abbiamo bisogno di pace", ha ha risposto il presidente degli Stati Uniti.