«Un viaggio corale fuori dai confini Salentini alla scoperta di lingue e culture differenti, con la voglia di raccontare sé stessi e conoscere la storia altrui. Brani inediti, arrangiamenti originali, nuove esperienze, melodie e ritmi che si intrecciano ad anime provenienti da altri luoghi, come l’Africa Sub Sahariana, la Turchia, l’India. Babilonia siamo noi. Si parte da sud e si torna a sud, tappa dopo tappa, brano dopo brano, affrontando temi universali, natura, lavoro, amore, insieme ad artisti immensi come Sona Jobarteh, Enzo Avitabile, Don Rico e Badara Seck, Mercan Dede!». Antonio Castriglianò parla così del suo ultimo album, Babilonia. Arrivato secondo, tra 854 nomination nella prestigiosa competizione World Music Charts Europe (fondata nel 1991 da 11 produttori radiofonici), è stato considerato anche il “The Best South European Album”.
Un lavoro che mette insieme il dialetto salentino e le altre lingue del mondo, con un viaggio che tocca i temi più sensibili, dal rapporto tra l’uomo e la natura a quello dell’amore, del femminile, del lavoro.
«La musica», dice ancora Castrignanò, «è un’esigenza individuale sempre accesa in me, quella di risalire alla fonte e riportare ai nostri giorni la musica di un antico rituale come quello della Taranta. Una musica viva e passionale che attraverso il tempo si arricchisce di sonorità, colori, volti storie, si carica di significato e si allarga al mondo diventando comunità, emozione, guarigione…luce». Una musica che guarda avanti con un linguaggio rivolto soprattutto ai giovani. Spiccano, nell’album, i due singoli che ne hanno preceduto l’uscita: Taranta World, una fantasticheria elettrica sulla pizzica, e Masseria Boncuri. Quest’ultimo brano, ispirato al luogo simbolo della lotta contro il caporalato, racconta, con la partecipazione di Enzo Avitabile, la realtà e lo sfruttamento del lavoro non solo nei campi pugliesi, ma di tutto il mondo. Oltre ai musicisti che da sempre affiancano e sostengono Castrignanò, il disco ospita, oltre all’italiano Enzo Avitabile, numerosi artisti internazionali: la cantante del Gambia Sona Jobarteh, unica musicista donna a suonare la kora, ossia l’arpa africana, il musicista e produttore turco Mercan Dede, la voce storica di Sud Sound System Don Rico e il cantante senegalese Badara Seck.