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mercoledì 22 gennaio 2025
 
Adriana guerriera di luce/3
 

Tutto in un abbraccio

01/12/2024  La malattia sconvolge ogni certezza, portando solitudine e paura, ma anche la scoperta di un amore che protegge, pur mantenendo le distanze. Tra abbandono e speranza, nasce la forza di reagire: il sorriso ritrovato diventa una stretta forte donata, più intensa che mai

L'intervista della nostra Francesca Fiocchi ad Adriana, affetta da un tumore al seno, ha suscitato un grande interesse sui social. Dopo la pubblicazione dell'intervista Adriana si è imbattuta in molti lettori che stanno affrontando una lotta e una sfida simile alla sua. Si è creata una piccola comunità di speranza. Il suo ottimismo ha ispirato chiunque stia affrontando un tumore, come è accaduto a lei, o qualsiasi altra malattia. Per questo abbiamo deciso di affidarle un diario dedicato a tutti coloro che vivono la sua stessa esperienza. Buona lettura; e a tutti coloro che la leggeranno auguriamo un bellissimo lieto fine.

per scrivere ad Adriana: adritosca@gmail.com    vi risponderà con gioia

 

 

di Adriana Tosca

Niente è scontato nella vita e soprattutto nulla mi è dovuto! Questi sono stati, per tanti anni, due dei miei principi ai quali ho dato credito. Ho cercato di non dimenticarmene. Di rimanere fedele in ciò in cui credo. Perchè ancora ci credo. Ma la malattia me li stava portando via...

Inizio così a desiderare terribilmente un abbraccio, a fissare il telefono, a volere un invito per poter uscire di casa e sentirmi ancora parte di questo mondo. Ma soprattutto, a pretendere che, qualcuno a me caro mi accompagni a fare la chemioterapia.

Invece quell’abbraccio non arriva, il telefono squilla sempre meno, le giornate le trascorro in casa e per recarmi in ospedale devo affidarmi ai volontari dell’Auser, Dio li benedica.

Mi sento abbandonata, perdo il sorriso, divento verbalmente aggressiva...Cosa sta succedendo? Mi sto trasformando in una persona che … Io non vorrei nella mia vita, perchè dovrebbero volerla gli altri?

Mi affido alla mia empatia e soprattutto a quel sentimento, mai banale, che dà senso ad ogni cosa: l'amore. Ho capito che questa malattia fa paura non solo a chi ne viene invaso ma anche alle persone che devono guardarla attraverso i miei occhi. Più o meno consapevoli, cercano di proteggersi dalle mie sofferenze.

Mi amano. Proprio per questo mantengono le distanze. Paradossale eh? Devono poter guardare il meno possibile. Ma allora devo essere ancora più forte per loro! Ce la farò? Sì, perchè li amo.

Ritorno a sorridere...

Quell'abbraccio sarò io a darlo e sarà più intenso che mai!

 

 

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