Don Luigi Ciotti viaggia sempre con due testi sotto braccio: il Vangelo e la Costituzione italiana. Al prete combattente costantemente sotto scorta, fondatore del “Gruppo Abele” e ideatore di “Libera”, è dedicato Così in terra, il film che Rai3 presenta, in prima visione assoluta, venerdì 8 giugno alle 21.15 .
"Il buon cinema non costruisce altarini e eroi, non fa prediche, non vuol persuadere nessuno. La sua unica ‘passione’ è la cura della complessità e della pluralità dei punti di vista. Ecco perché Così in terra è lontano anni luce dall’agiografia e anche dalla linearità del biopic: il film è un’indagine a tutto campo, aperta e appassionata, su un personaggio che non può essere ridotto a semplice oggetto mediatico" dice il regista Paolo Santolini. "Stando accanto a lui e agli uomini della sua scorta per oltre due anni, filmandolo in diverse occasioni pubbliche e private, osservandone i gesti, il rapporto con la natura, la fisicità, l’ostinata fiducia nella parola, abbiamo provato a capire cosa ci sia dietro l’instancabile fare del suo personaggio, cosa lo muova a quel fare. Così in terra non è un atto di fede, ma un invito a pensare con la nostra testa, a guardare con occhio critico quanto accade su questa terra e a immaginare quel che ognuno di noi potrebbe fare". Il regista ha seguito don Ciotti, sotto scorta da 29 anni, per due anni seguendolo ovunque, da Palermo a Torino, dalle baracche alle scuole.
La messa in onda del film sarà introdotta da Vasco Rossi, che di don Luigi Ciotti e del loro rapporto dice: “Un fratello ritrovato. Due vite spericolate, come sono tutte le vite che si lasciano guidare dall’inquietudine, che si sentono più a casa nel cercare che nel trovare...”