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sabato 05 ottobre 2024
 
Inchiesta sui corvi
 

Vatileaks dalla A alla Z

05/11/2015  Piccolo dizionario ad uso degli internauti per orientarsi dentro l'ennesimo caso di fuga di documenti riservati dalle stanze del Vaticano. E capire cosa c'è di vero - tra documenti risaputi, vecchie e nuove bufale, dossieraggio dei servizi - dentro un enorme polverone scandalistico

René Bruelhart
René Bruelhart

(Nella foto in alto: Francesca Immacolata Chaoki)


La secondaVatileaks. I due corvi arrestati. Le finanze della Chiesa. Vecchi dossier in odore di servizi deviati. Papa Francesco e la riforma della Curia. Ecco una piccola mappa per orientarsi dentro le ultime vicende che ruotano intorno alla fuga di documenti vaticani. E per capire cosa c'è dietro.

Aif. Acronimo di Agenzia di informazione finanziaria, è l’ente incaricato di supervisionare, analogamente all’Uif (Unità di informazione finanziaria) della banca d'Italia, le finanze del Vaticano in merito alle leggi internazionali contro il riciclaggio, in sintonia con Moneyval  l'organismo del Consiglio d'Europa chiamato a valutare la conformità degli Stati alle normative internazionali antiriciclaggio E’ presieduta dallo svizzero René Bruelhart. Compare nei documenti di Vatileaks finiti nei due libri bomba di Emiliano Fittipaldi (Avarizia, Feltrinelli editore) e di Gianluigi Nuzzi (Via Crucis)

Il cardinale Tarcisio Bertone
Il cardinale Tarcisio Bertone

Apsa. Acronimo di Amministrazione del patrimonio della sede apostolica. Si divide in due sezioni: Apsa ordinaria e Apsa straordinaria. Le ha istituite Paolo VI nel 1967 con la riforma della Curia. Amministrano il patrimonio immobiliare della Santa Sede, controllano varie fondazioni e diversi fondi speciali, provvedono agli stipendi dei dipendenti vaticani, gestiscono parte del patrimonio derivante dalla Convenzione finanziaria stipulata con i Patti Lateranensi del 1929. Anche l’Apsa sarebbe al centro della fuga di documenti.

Attico. A proposito di patrimonio immobiliare, è l’appartamento all’ultimo piano di Palazzo San Carlo, in Vaticano, l’edificio che ospita a pian terreno la sede dell’Aif, proprio accanto al residence Santa Marta, dove vive Francesco. Secondo il libro Via Crucis di Gianluigi Nuzzi, che raccoglie alcuni documenti di questa Vatileaks 2, è il ritiro dorato di 700 metri quadri del cardinale Tarcisio Bertone, già segretario di Stato, riadattato con i fondi di una fondazione dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù. Bertone ha replicato che l’appartamento è stato ristrutturato a sue spese (300 mila euro) aggiungendo: “Ho saputo successivamente che erano state presentate fatture anche alla Fondazione Bambin Gesù. Escludo in modo assoluto di aver mai dato indicazioni o autorizzato la Fondazione Bambin Gesù ad alcun pagamento”. Il porporato  ha aggiunto di aver dato “istruzioni” al suo avvocato “per svolgere indagini per verificare cosa sia realmente accaduto”. In un’intervista al Corriere della sera ha poi spiegato: “L’appartamento è di 296 metri quadrati. E non ci vivo da solo. Abito con una comunità di tre suore che mi aiutano, c’è anche una segretaria che il Santo Padre mi ha concesso per scrivere la memoria di tre Papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. C’è la biblioteca, l’archivio, le camere per tutti...Sempre questa storia dell’attico con vista su San Pietro. Non esiste nessun attico. Io abito al terzo piano e il terrazzo non è mio, è stato risanato durante i lavori ma è quello condominiale, in cima al palazzo. È di tutti gli inquilini, cardinali e arcivescovi, che ci vivono».

Francesca Immacolata Chaoki con monsignor Angel Vallejo Balda.
Francesca Immacolata Chaoki con monsignor Angel Vallejo Balda.

Corvo. Il termine corvo è stato ripreso dalla stagione dei veleni di Palermo che aveva nel mirino, attraverso una serie di lettere anonime, Giovanni Falcone. Il primo corvo vaticano è stato Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI, poi arrestato, condannato a un anno e sei mesi e successivamente perdonato e graziato dal pontefice. Attualmente lavora presso l’ospedale pediatrico vaticano Bambin Gesù. Con lo stesso epiteto sono stati definiti monsignor Lucio Angel  Vallejo Balda, 54, segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, vicino all’Opus Dei, e Francesca Immacolata Chaoqui, 33 anni, pr della società di consulenza di revisione economica Ernst & Young. Entrambi facevano parte della Commissione incaricata di riformare le finanze del Vaticano Cosea. Secondo l’accusa del promotore di giustizia sarebbero all’origine della Vatileaks 2. Sono stati arrestati e interrogati sabato scorso, 31 ottobre. La Chaouqui è stata rilasciata dopo l’interrogatorio per il venir meno delle “esigenze cautelari”. Ha poi dichiarato di "non aver  mai dato un foglio a nessuno”.

Cosea. Acronimo di Commissione referente per lo studio degli affari economici e  amministrativi, di cui i due presunti corvi Chaoqui e Balda, facevano parte.

Ior. Acronimo di Istituto per le Opere di religione. Fondato da papa Pio XII nel 1942, è l’ente che amministra le finanze della Chiesa universale. Non è dunque un organo della Santa Sede, anche se ha la sede in Vaticano, dentro il torrione Niccolò V. Questa doppia veste gli ha permesso di opporre l’extraterritorialità quando la magistratura italiana ha chiesto di indagare per fatti relativi al riciclaggio. E’ avvenuto così al tempo del crack del Banco Ambrosiano e del processo sulla maxitangente Enimont. Nell’ottobre del 2013 l’Istituto ha reso pubblico per la prima volta il bilancio. Finisce puntualmente al centro di ogni scandalo vero o presunto legato alle finanze vaticane. Su di esso esiste una vasta e suggestiva letteratura, di impronta anglosassone, che lo dipinge come una sorta di banca a metà tra un paradiso fiscale e una centrale di riciclaggio. Compresa la sempreverde bufala "noir" dell'avvelenamento di Giovanni Paolo I perché voleva rimettere ordine nello Ior e allontanare monsignor Marcinkus.

Gianluigi Nuzzi
Gianluigi Nuzzi

Milone Libero. Revisore generale della Santa Sede. Dal suo computer, nell’aprile scorso, sarebbero stati trafugati documenti sulla revisione contabile la riorganizzazione dei monasteri poi finiti nei due libri sul Vaticano.

Nuzzi Gianluigi. Il giornalista è una vecchia conoscenza del Vaticano, essendo autore di tre libri che raccolgono documentazione sulle finanze vaticane e altri scandali della Chiesa (fu lui a raccogliere le indiscrezioni del primo corvo Paolo Gabriele). L’arresto dei due corvi ha costituito un formidabile veicolo di promozione editoriale del suo ultimo libro-inchiesta, Via Crucis. Nemmeno Ken Follett o Stephen King hanno potuto fruire di un simile lancio per i loro libri. Il format del volume è simile agli altri due:  vi si leggono documenti recenti probabilmente autentici mescolati a bufale clamorose e dossieraggio dei servizi segreti deviati, attingendo dalla letteratura noir sullo IOR di stampo scandalistico di marca anglosassone (come Habemus papam di Yallop, che spiega la morte di papa Luciani con un complotto in stile Borgia). Il libro si apre ad esempio con la vecchia storia trita e ritrita dell'elenco di 121 cardinali ed eclesiastici massoni, tra cui Casaroli e Villot, il vescovo Bettazzi e tanti altri che avrebbe spaventato lo stesso Giovanni Paolo I dopo l'ascesa al soglio. L'elenco era stato fabbricato con la complicità dei servizi deviati dal giornalista di Op Mino Pecorelli nel 1976.

Bruno Vespa mentre sale sul terrazzo della prefettura
Bruno Vespa mentre sale sul terrazzo della prefettura

Papa Francesco. Con Vatileaks2  la sua fiducia è stata tradita. Ma pur nell’amarezza per gli eventi il pontefice è intenzionato, “con serenità e determinazione”, come ha detto il sostituto della Segreteria di Stato , monsignor Angelo Becciu,  a portare avanti l’opera di riforma della Curia romana e delle finanze vaticane. Il pontefice ha dato l’approvazione alle misure disposte dalla magistratura vaticana. Sia Nuzzi che Fittipaldi, l'altro autore del libro che raccoglie documenti vaticani, giustificano il loro lavoro con l'intento di aiutare il papa a portare avanti le sue riforme. Secondo il portavoce vaticano padre Lombardi "surreale pensare che due volumi possano influenzare le decisioni sulla revisione amministrativa della Curia romana". 

Party.  C'è stato anche un party con terrazza sulla santità. Riguarda una delle tante pagine grottesche di questa storia. Il 27 aprile 2014, in occasione della canonizzazione dei due papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, la Chaoqui e Balda hanno organizzato un buffet sulla terrazza della Prefettura degli affari economici, con vista sulla cerimonia di canonizzazione. Durante quel buffet era prevista anche l’eucaristia, distribuita ai selezionati 150 invitati. Tra questi il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa, l’ex presidente dello Ior Ernst Von Freyberg e il direttore del sito di gossip Dagospia Roberto D’Agostino. Quel  buffet per vip, costato peraltro 20 mila euro, fece infuriare papa Bergoglio.


Il cardinale George Pell
Il cardinale George Pell

Pell George. Il primate della Chiesa australiana è stato scelto da papa Francesco a capo della commissione incaricata di riformare la finanze vaticane e soprattutto della Segreteria per l’economia, che coordina tutte le attività finanziarie del Vaticano. Il porporato ha  condotto un’indagine approfondita nei dicasteri vaticani, razionalizzandone le risorse. La mancata nomina a numero due della Segreteria per l’economia (Francesco gli preferì il maltese monsignor Joseph Zahra) di monsignor Vallejo Balda sarebbe all’origine della sua trasformazione in “corvo”. Secondo le indiscrezioni raccolte il nuovo dicastero, tra spese di rappresentanza e altro, sarebbe costato mezzo milione di euro in sei mesi.

Vatileaks.  Leak in inglese significa “perdita”. Indica la fuga di documenti riservati del Vaticano. Il neologismo fu coniato nel 2012 dal portavoce vaticano,  padre Federico Lombardi, in analogia con Wikileaks, quando cominciarono a circolare tra i giornalisti alcune carte provenienti dalla scrivania di Benedetto XVI. Emersero divisioni e contrasti sugli indirizzi del governo vaticano e sullo Ior. Per analogia quella innescata in questi giorni è stata ribattezzata universalmente Vatileaks 2.

Zero.  Il credito dato dal Vaticano alle nuove rivelazioni di questi giorni. Secondo padre Lombardi le recenti sparate sulla Curia romana sono frutto di "informazioni raccolte alla rinfusa", in parte "già note" e anche vecchie, senza "la necessaria possibilità di approfondimento e di valutazione obiettiva".


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