A tre mesi dall'assassinio dell'ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Jacovacci e dell'autista Mustapha Milambo, il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Antoine Tshisekedi, fa il punto sulle indagini in corso.
In margine al summit africano convocato dal presidente francese Emmanuel Macron a Parigi nei giorni scorsi, Tshisekedi, che è attualmente presidente di turno dell'Unione Africana, ha dichiarato al media congolese actualite.cd: «Le indagini continuano. Alcuni sospetti sono stati arrestati e interrogati. Sopra queste persone c'è sicuramente un'organizzazione. Sono blocchi stradali organizzati da bande. E hanno sicuramente chi li appoggia. Tutti questi elementi dell'inchiesta devono essere coordinati e concatenati. Abbiamo la collaborazione dei servizi italiani e stiamo lavorando duramente».
Sono tre le indagini attive sull'attentato di Kibumba (vicino a Goma, nel Nord-Kivu): quella del Dipartimento per la sicurezza delle Nazioni Unite (Undss), quella delle autorità italiane e quella delle autorità congolesi.
Continua il presidente del Congo-Kinshasa: «È drammatico quanto accaduto. Conoscevo personalmente l'ambasciatore. È terribile. Sono rimasto davvero sconvolto dalla sua morte. Mi motiva di più a trovare i sospetti e soprattutto a porre fine a queste sacche di violenza nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo».
In due province dello stato africano, il Nord-Kivu e l'Ituri, dal 6 maggio scorso è stato dichiarato lo stato di assedio, nel tentativo di mettere fine all'insicurezza e alle violenze che insanguinano questa regione, ricca di materie prime e martoriata da bande di guerriglieri.
Tra le decisioni prese dalle autorità congolesi a seguito dell'attacco al convoglio del Programma Alimentare Mondiale (Pam) in cui perse la vita l'ambasciatore italiano il 22 fabbraio, è stato in particolare convenuto che qualsiasi movimento di un diplomatico all'interno del territorio congolese debba essere segnalato almeno una settimana prima alle autorità congolesi.
Sulla pagina Facebook dall'ong Mama Sofia, la moglie dell'ambasciatore Zakia Seddiki esprime il suo immenso dolore: «Sono passati 3 mesi senza di te. Amarti è stato facile, dimenticarti sarà impossibile. Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta. Finché vivrò, anche tu vivrai per sempre nella mia memoria. Ogni volta che mi vedranno sorridere, il mondo saprà che è perché ti sto ricordando, mio dolce marito. Cosa non darei per tornare indietro nel tempo, per darti ancora un bacio e dirti quanto ti amo. L’unica cosa che mi tiene in vita sono i tuoi ricordi, le nostre bimbe che sono la migliore eredità che avresti potuto lasciarmi. Grazie d'avermi dato l'occasione di vivere una storia da favola da raccontare alle nostre principesse. Grazie per la nostra storia d'amore intensa piena di risate e di difficoltà. Grazie per tutte le cose condivise insieme. Nel mio cuore per la vita, ti amerò per sempre. Approfitto della vostra generosità per chiedervi una preghiera per Luca, Vittorio e Mustapha, per tutti quelli che hanno perso la loro vita con violenza».