Andrea Ciocca, capo progetto italiano a Donetsk, in Ucraina, per Medici Senza Frontiere.
Il documento che qui pubblichiamo, grazie alla testimonianza dei Medici senza Frontiere, dovrebbe farci riflettere tutti. Ci dimostra che la guerra è tornata nel cuore dell'Europa, in quella parte di Ucraina dove ribolle la rivolta filo-russa e dove, dall'aprile scorso, sono già state uccise almeno 5.086 persone e altre 10.948 sono state ferite (fonti Onu).
Non possiamo nemmeno dire che si tratti di una "guerra dimenticata", visto che giornali e telegiornali ne parlano ogni giorno. Ma è semplicemente una guerra che nasconde interessi troppo grandi per essere fermata e coinvolge Paesi troppo importanti per essere fermata.
La testimonianza di questi cooperanti dall'inferno di Donetsk, città tra le più importanti dell'Ucraina, deve aiutarci almeno a prendere coscienza del fatto che i conflitti sono ormai intorno a noi, non più lontani. E che la pace è un bene troppo prezioso per non sentirci tutti chiamati a promuoverla e a difenderla.