Il secondo anno della guerra in Ucraina è stato segnato da un'escalation delle ostilità e dei combattimenti, con un numero sempre maggiore di attacchi a edifici e infrasttutture civili e incidenti di portata devastante, come la distruzione della diga di Nova Kakhovka, nella regione meridionale di Kherson, a giugno del 2023. Dopo due anni di conflitto, la situazione umanitaria continua a peggiorare: il 40% della popolazione ja bisongo aiuti umanitari e più di 6 milioni di ucraini sono rifugiati in altri Paesi. elle zone dell'Est e del Sud milioni di persone non hanno accesso adeguato ad acqua potabile, cibo, assistenza sanitaria, alloggio, protezione. I danni ambientali sono immani: l'acqua e il suolo sono containati e gli esperti stimano che ci vorranno più di 700 annio per bonificare tutto il terreno dalle mine.
A riportare questi dati è Caritas Internationalis, attraverso le testimonianze sul campo delle due Caritas nazionali ucraine, Caritas Spes (romano-cattolica) e Caritas Ucraina (greco-cattolica). Grazie al lavoro e all'impegno di più di 2.600 operatori e volontari, e con il sostegno di Caritas Internationalis, le due organizzazioni nazionali hanno garantito assistenza umanitaria a più di 2.8 milioni di di persone, servizi di supporto psico-sociale, proteizone e programmi di istruzione. Ora, nonostante le difficoltà dovuite al protrasi del conflitto e allo stato di insicurezza, Caritas sta preparando un piano di risposta a lungo termine. «Secondo gli esperti, la guerra potrebbe durare un decennio. Dobbiamo essere pronti a fornire un'assistenza a lungo termine», spiega don Vyacheslav Grynevich, direttore di Caritas Spes. Aggiunge Tatiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina: «Stiamo facendo tutto il possibile per aiutare le persone bisognose. ma finché non cesseranno i combattimenti e i territori occupati dai russi non saranno liberati, non possiamo parlare di reale ripresa. Caritas Ucraina presta assistenza alle persone dove vivono, nella loro condizione attuale, e teniamo conto dei vari scenari di sviluppo della situazione».
Nel secondo anniversario del conflitto, Caritas lancia un nuovo appello e chiede alla comunità internazionale di continuare a sostenere il suo lavoro per la popolazione ucraina. «Il vostro sostegno», dice Stawnychy, ci infonde la speranza che noi non siamo soli».
(Foto Reuters: due done anziane passano davanti a un edificio distrutto nel loro villaggio nella regione di Donetsk)