Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 30 aprile 2025
 
vaticano
 

Polemiche sugli abusi, il vescovo Van Looy rinuncia alla porpora

18/06/2022  Ultraottantenne, il presule belga non parteciperà al Concistoro del 27 agosto per la creazione di nuovi cardinali. «Decisione giusta per non ferirre le vittime», commenta la Conferenza episcopale del suo Paese.

Al Concistoro convocato da papa Francesco per il prossimo 27 agosto non ci sarà: monsignor Luc Van Looy, vescovo emerito di Gand, in Belgio, ha infatti rinunciato alla porpora. È il primo caso del genere. Dopo le polemiche scoppiate nel Paese  in seguito all’annuncio del Pontefice, per la scelta di un vescovo accusato di non aver agito sempre con durezza, quando era vescovo di Gand, agli abusi compiuti dal clero, il prelato ha deciso di chiedere a Francesco di esonerarlo dal cardinalato. «Smarrimento e indignazione» per la porpora erano stati espressi dal gruppo belga, Mensenrechten in de Kerk (i diritti umani nella Chiesa). «Per evitare che le vittime di tali abusi subissero nuovamente ferite dopo il suo cardinalato», ha subito commentato la Conferenza episcopale del Paese«monsignor Van Looy ha chiesto al Papa di esonerarlo dall'accettare tale nomina. Papa Francesco ha accolto la sua richiesta». Inoltre, si legge nel comunicato, il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Jozef De Kesel, insieme con gli altri vescovi del Belgio «apprezzano la decisione di monsignor Van Looy» e «ribadiscono il loro impegno a proseguire imperturbabilmente la loro lotta contro ogni forma di abuso nella Chiesa cattolica in cui l'interesse delle vittime e dei loro cari è sempre al primo posto». Van Loy, nel 2010, intervenendo alla Commissione parlamentare belga che indagava sugli abusi aveva dichiarato che c’era il dovere di denunciare alle autorità giudiziarie qualsiasi sospetto e aveva espresso le scuse alle vittime di questa «sofferenza disumana». Infime, ricorda vatican news, il vescovo aveva aggiunto che «come essere umano, come credente, come sacerdote e come vescovo mi vergogno profondamente».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo