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martedì 13 maggio 2025
 
 

Un'altra economia è possibile: la sfida di Ac

17/02/2015  Si chiama "GenerAzione di idee" il concorso lanciato dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica in collborazione con Progetto Policoro e la Caritas Italiana. A vincerlo i progetti presentati dalle diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, nel Salento; Ivrea, Reggio Calabria e Piacenza

L'idea è antica. E pure molto audace. Si trova nel libro del Genesi dove si racconta che Dio pose l'uomo nel giardino dell'Eden, cioè nel libero campo del mondo, affinché «lo coltivasse e lo custodisse» (2,9). La sfida, difficilissima, sta nel tentativo di tenere insieme queste due esperienze che innervano e costituiscono il tema dell'abitare dell'uomo.
Il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica ha voluto dar voce a questo tentativo, nient'affatto scontato, attraverso il concorso “GenerAzione di idee”, giunto alla nona edizione, che ha coinvolto le diocesi italiane da Nord a Sud. In totale, sono stati presentati ventiquattro progetti. I temi? Creazione di reti sociali e fiduciarie nell’ottica dell’orientamento per chi cerca un accesso al mondo del lavoro o deve rientrarci; l’attenzione al sistema di norme e processi che regolano il lavoro in un’ottica di bene comune; la cura della creazione come occasione di sviluppo sociale e economico della comunità. Idee destinate a diventare progetti, a incidere nella carne viva del tessuto sociale e civile di ciascuna comunità: dalla collaborazione tra istituzioni alla valorizzazione delle competenze e risorse del territorio fino alla costante attenzione alle persone, condizione essenziale perché il coltivare umano non si risolva in un puro distruggere, pericolo da cui mette sempre in guardia il Logos biblico e le cui conseguenze, drammatiche, oggi sono sotto gli occhi di tutti: da un'economia ridotta brutalmente a business e finanza alla natura oltraggiata e depauperata.

Emanuele Rizzello, animatore del progetto Policoro con la locandina che illustra uno dei quattro progetti vincitori
Emanuele Rizzello, animatore del progetto Policoro con la locandina che illustra uno dei quattro progetti vincitori

I progetti vincitori, che riceveranno un contributo fino a tremila euro per la realizzazione, sono quattro: “Coltivando s’impara” della diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca, nel Salento; “Formare per seminare e raccogliere” di Ivrea; “Quasi alla fine del mondo” di Piacenza-Bobbio; “RigenerAzioni” di Reggio Calabria-Bova. Sono stati annunciati a fine gennaio a Roma in occasione di una tavola rotonda a cui hanno partecipato, tra gli altri, don Domenico Santangelo, aiutante di studio dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Giuseppe Notarstefano, vice presidente adulti di Ac. L'urgenza che è emersa, sollecitata più volte da papa Francesco, è la custodia come nuova prospettiva per un’economia che torni a fare l'economia, se così si può dire, capace cioè di prendersi cura, di assicurare uno sviluppo integrale della persona umana.

In questa prospettiva risulta particolarmente azzeccato il titolo dato al progetto della diocesi salentina, “Coltivando s'impara”. Cosa? A diventare uomini, evidentemente. Il progetto proposto prevede il recupero di terreni incolti e la creazione di un orto sociale da affidare a dieci giovani disoccupati del posto che lavoreranno insieme ad adulti ed esperti del settore. L'obiettivo è fare formazione sul campo e formazione in aula fino alla degustazione dei prodotti coltivati. In nuce, a ben vedere, ci sono tutti i temi dell'Expo di Milano che aprirà i battenti il prossimo 1° maggio.

Il progetto è stato proposto e realizzato da un gruppo di giovani e adulti di Ac di Taurisano, città della diocesi di Santa Maria di Leuca, in collaborazione, tra gli altri, con il Progetto Policoro della Cei, Caritas diocesana, Banco delle opere di carità. Ben fatto anche il video che illustra il progetto. Vengono in mente alcuni versi di Saluto e augurio, poesia-testamento di Pasolini: «Difendi i paletti di gelso, di ontano, / in nome degli Dei, greci o cinesi. / Muori di amore per le vigne. / Per i fichi negli orti. I ceppi, gli stecchi. / Difendi i campi tra il paese / e la campagna, con le loro pannocchie / abbandonate. Difendi il prato / tra l'ultima casa del paese e la roggia. / I casali assomigliano a Chiese; / godi di questa idea, tienila nel cuore. / La confidenza col sole e con la pioggia, / lo sai, è sapienza santa. / Difendi, conserva, prega!».

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