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martedì 05 novembre 2024
 
Adolescenti
 

Un divorzio difficile: se la zia è l'unica ancora di salvezza

25/02/2018 

Da quando mia sorella si è separata da suo marito, mi sono preoccupata di creare un clima tranquillo per la loro figlia. Mia nipote adesso ha 11 anni. I suoi genitori sono separati da cinque anni, ma finiscono sempre per litigare quando devono parlarsi. In quei momenti è Alessandra che ci va di mezzo, e sono preoccupata per la sua serenità perduta. Lei è una brava ragazzina, ma viene da me e piange o si arrabbia. Io la consolo, la porto fuori con le mie figlie. Ho provato a parlare con mia sorella, che dice di capire la situazione della figlia, ma poi fa come vuole.

MARIA CHIARA

— Non vogliono essere al centro delle tensioni tra i genitori, ma non possono farne a meno. È questo il dilemma dei figli delle coppie separate, quando la separazione è conflittuale e loro sono ancora piccoli per provare a prendere le distanze dai genitori. Magari per capire che i sentimenti di mamma e papà, carichi di rancore, di rabbia, di desiderio di risarcimento, riguardano la loro condizione di ex coniugi, anche se finiscono per interferire nel loro compito di genitori. Ci sono molte situazioni in cui la separazione avviene in modo civile e tenendo al riparo i figli: mamma e papà riescono a non parlare male dell’ex, anzi, cercano di salvaguardare l’immagine dell’altro genitore agli occhi del figlio. Le tensioni vengono contenute, i motivi reali della separazione, spesso complessi e riguardanti aspetti delicati, non vengono comunicati ai figli. Ma ci sono anche tante situazioni in cui la piena delle emozioni negative non viene trattenuta, gli atteggiamenti di biasimo verso l’ex coniuge sono espliciti e si manifestano con la rabbia, con il sarcasmo, a volte anche con l’insulto. Per i più piccoli è difficile tenersi al riparo da queste bordate: si parla comunque male della loro mamma o del loro papà, e questo è doloroso. E chi lo fa è l’altro genitore, al quale si è ugualmente legati. La situazione peggiora quando si aggiungono, per dire la loro, le persone attorno: nonni, zii, nuovi compagni dei genitori. Spesso finiscono per gettare benzina sul fuoco con i loro giudizi. Qui per fortuna c’è una zia che invece cerca di creare uno spazio sereno, dove la nipote si possa rifugiare quando infuria la tempesta. Fare appello al buon senso e all’autocontrollo degli adulti non sempre dà frutti. Meglio aiutare i ragazzi a prendere le distanze dall’irritazione dei genitori, che tanto li infastidisce. Ascoltarli quando devono raccontare i loro malesseri, rassicurandoli, ma invitandoli anche a segnalarli ai genitori, chiedendo più attenzione nei propri confronti. E consigliare ai due ex coniugi di farsi aiutare da un esperto per non danneggiare la relazione con i figli e inquinarla con la loro rabbia.

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