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lunedì 24 marzo 2025
 
Storie di solidarietà
 

Un documentario italiano sugli effetti della guerra in Ucraina in tour nei Paesi confinanti

15/12/2022  Il documentario "Kordon", che in ucraino significa confine, prodotto da Vatican Media, dopo essere stato premiato al festival di Roma, viene proiettato nei Paesi che maggiormente si sono distinti per l'accoglienza dei profughi ucraini

La regista Alice Tomassini
La regista Alice Tomassini

Kordon, che in lingua ucraina vuol dire “confine”, è il documentario realizzato dalla regista italiana Alice Tomassini, prodotto da Vatican Media e Tenderstories, che dopo aver vissuto l’anteprima mondiale in ottobre alla Festa del cinema di Roma - a aver vinto il premio di categoria allo UK Film Festival, proiettato in anteprima europea - torna all’origine, ai bordi della guerra ucraina, su quelle frontiere dove l’orrore e lo sfinimento portato in massa da milioni di sfollati ha incrociato lo sguardo con la solidarietà di un pugno di donne coraggiose.Da domani 16 dicembre Kordon verrà mostrato nella cintura di Paesi attorno al teatro del conflitto. Si partirà da Budapest e Zahony in Ungheria per poi toccare in sequenza Slovacchia (Bratislava e Vyšné Nemecké), Polonia (Cracovia e Przemyśl), Romania (Bucarest e Sighetu Marmației) e la capitale Moldavia Chișinău, e molte altre città che hanno svolto e stanno ancora svolgendo un ruolo fondamentale per aiutare i rifugiati. Il tutto grazie al supporto di volontari da ogni parte del mondo e degli Istituti di Cultura Italiana all’estero.

Kordon non è un documentario non sulla violenza della guerra ma sugli effetti della violenza e soprattutto sul suo contraltare, quegli squarci di umanità che si fa prossima, calore, sostegno di chi da un giorno all’altro ha visto la sua famiglia fatta a pezzi dalle esplosioni, la via di casa disseminata di cadaveri, la quotidianità spazzata via dal sibilare di un missile. Il film racconta le storie di donne diventate protagoniste di speranza loro malgrado. Come Diana, che a bordo di un grosso furgone bianco che non sapeva guidare ha imparato a fare la spola con l’Ucraina per portare aiuti. O come Irina che ha con un bus è andata a prendere un’amica con la figlia, o Elena, un’ucraina tornata dalla tranquillità della sua vita in Canada per convincere sua madre a venire via con lei. O ancora Anastasia, giovane russa a Budapest, partita per dare una mano.

“Spero che questo documentario possa essere un manifesto di pace con questa storia di resistenza e di speranza”, ha dichiarato la giovane regista recentemente premiata dalla rivista Forbes come una dei 30 giovani più influenti nel settore della comunicazione in Europa. Tra i suoi principali lavori: il documentario Login: Il giorno in cui l'Italia scoprì internet distribuito da Rai; il documentario Churchbook #quando la fede si fa social, presentato durante la XIV edizione della Festa del Cinema di Roma e distribuito da RAI e History Channel, il documentario"L'importanza di iniziare da uno per RAI Documentari in collaborazione con l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesú; e il documentario d'impatto sociale Dear Mama realizzato con la Societá Italiana di Pediatria.

 

 

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