Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 23 giugno 2025
 
MASS MEDIA
 

A Milano la Messa di Natale dei giornalisti cattolici

20/12/2021  I giornalisti dell'Ucsi Lombardia si sono ritrovati nella chiesa di San Bernardino alle Ossa. «Rut, Ester, Elisabetta e Maria, la "marginalità" delle donne d'Israele come cifra interpretativa del nostro essere giornalisti oggi»

Si è celebrata oggi nella storica chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano la Messa di Natale dell'Ucsi Lombardia, l'associazione laicale che riunisce i giornalisti cattolici residenti in Lombardia. Presieduta dal consulente ecclesiastico, don Stefano Stimamiglio, condirettore di Famiglia Cristiana, la liturgia è stata partecipata da diversi professionisti della stampa residenti in Regione.

Nella sua omelia, partendo dalle letture della liturgia ambrosiana, che il 20 gennaio ha celebrato la III feria "dell'Accolto", don Stimamiglio ha ricordato le quattro figure femminili ricordate nella liturgia della Parola - Rut, Ester, Elisabetta e Maria - e ha sottolineato come esse, in epoche e vicende diversissime della storia di Israele, abbiano incarnato il vero spirito del credente, quello che si fida di Dio anche nelle situazioni più avverse su cui, umanamente, si scommetterebbe di meno. Situazioni, luoghi e donne "marginali" in cui si radica la salvezza promessa da Dio, che preferisce i "poveri in spirito" e la periferia per realizzare i suoi progetti di salvezza.

Così Rut, Moabita, e quindi pagana agli occhi di Israele, e vedova di un figlio di Noemi - a sua volta rimasta vedova dopo essere emigrata a Moab con il marito Elimelech da Israele a causa di una carestia -, accetta di cambiare nazione, rinunciando al proprio popolo e ai propri dèi, e si reca, praticamente da profuga, con la suocera in Israele. A lei, straniera, la vita è salvata da un parente della famiglia del suocero, Booz, che la sposa e con cui genererà Obed, padre di Iesse, a sua volta padre di Davide, cioè nella linea diretta degli ascendenti di Gesù.

Ester, ebrea esule data in sposa al re Assuero, e quindi diventata regina, da persona ai margini della società in cui vive accede alla corte imperiale e intercede per il popolo, altrimenti condannato dal malvagio funzionario Aman, che ha pianificato la strage degli Israeliti. Sarà la sua intercessione, fatta a costo di grandi rischi personali, a impedire quella strage e a consentire la salvezza del popolo. Infine Maria ed Elisabetta. Maria giovanissima ragazza di Nazareth, nata e crescita ai margini dell'Israele che conta; Elisabetta, ormai anziana d'età e senza figli, e quindi in situazione di minorità e umiliazione nel popolo eletto. Entrambe questa donne, apparentemente fuori dai giochi importanti della loro epoca, con il loro "sì" hanno permesso l'Incarnazione del Salvatore e la nascita del suo Precursore, Giovanni Battista.

«In un tempo di fragilità e di sofferenza, in un'epoca di passaggio d'epoca come quello che stiamo vivendo, è necessario nella società e nella Chiesa anche il nostro "sì" di giornalisti», ha detto il sacerdote. «Un "sì" che ci consenta di essere fedeli a questo nostro tempo, tempo di crisi come quello di Israele nella narrazione di quelle quattro grandi piccole donne. Tempo in cui sarà prioritario, prima che di scrivere o parlare, ascoltare cosa si muove nelle profondità della società e della Chiesa, come ci invita a fare papa Francesco nel messaggio per Giornata delle comunicazoni di quest'anno». Un ascolto, ha concluso, «che deve essere animato dal silenzio, atteggiamento del tempo di Avvento, di preghiera che invochi lo Spirito Santo, che mai fa mancare ai figli di Dio, fratelli di Gesù, la sua consolazione e il suo accompagnamento».

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo