Árpád Weisz
«Fatto sta che di Weisz, a sessant'anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un'epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. [...] Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo». Così Matteo Marani nel suo libro "Dallo scudetto ad Auschwitz" dedicato ad
Árpád Weisz, calciatore e allenatore ungherese di origine ebraica che in Italia vinse tre scudetti seduto sulla panchina di Inter (allora Ambrosiana) nel 1929/1930 e Bologna nel biennio 1935/1937. In fuga dall'Italia nel 1938 a seguito della promulgazione delle leggi razziali, prima riparò in Francia, poi nei Paesi Bassi: qui, in seguito all'occupazione nazista, venne catturato e deportato ad Auschwitz dove morì nel 1944. Proprio a Weisz è intitolata la terza edizione della Coppa della Memoria organizzata dalla Comunità Ebraica, dalle Acli di Milano e dal Memoriale della Shoah di Milano in collaborazione con Sportboom e Sportilia.com
Il torneo di calcio, previsto per domenica 2 febbraio presso l'Arena Civica Gianni Brera, sarà quanto mai espressione del moltiplicarsi di realtà culturali e religiose attive nell'ambito dell'associazionismo milanese: dall'Unione delle Chiede Valdesi ed Evangeliche al Coreis (Comunità religiosa islamica italiana), dal Centro I.R.D.A. ragazzi dell'arcobaleno alla Federazione Rom Sinti Insieme, dal CIG ai movimenti scoutistici ebraici Hashomer Hatzair e Bene Akivà. 20 in totale le squadre di calcio a 5 partecipanti suddivise in diverse categorie in base all'età.
La premiazione delle squadre vincitrici si terrà alle presenza delle autorità delle associazioni coinvolte a partire dalle 17:30 presso il Binario 21 della stazione Centrale di Milano, luogo da cui partirono tra il 1943 e il 1945 i treni dei deportati ebrei diretti ai campi di sterminio, oggi Memoriale della Shoah a Milano. Durante l’evento la Comunità Ebraica consegnerà uno speciale riconoscimento a Matteo Marani (giornalista e autore del libro «Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Árpád Weisz, allenatore ebreo») e Federico Buffa (giornalista e autore del documentario «Federico Buffa racconta Árpád Weisz», trasmesso da Sky Sport nel 2013) che con i loro ritratti di Árpád Weisz hanno restituito a questo personaggio - ingiustamente caduto nell’oblio - il suo posto nella storia del pallone. Una targa di ringraziamento andrà infine a Sky Sport per aver donato alla videoteca della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea il documentario a cura di Buffa.