Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 23 giugno 2025
 
dossier
 

Un libro per non dimenticare

27/01/2020  L'iniziativa del Campidoglio, in occasione della Giornata della memoria, raccoglie le storie degli ultimi sopravvissuti allo sterminio e dei familiari che hanno ereditato racconti e parole. Perché il ricordo dell'orrore non vada perduto e non si diffonda nuovamente l'odio che ha portato alla tragedia.

C’è il racconto di Silvia, ci sono le parole di Fiorella, Emanuela, Daniel, Hamos… Testimoni diretti della shoa, o “eredi” della tragedia della propria famiglia. “Raccontaci la tua storia… Creare ricordi per lasciare radici”, l’iniziativa del Campidoglio, confluita in libro, per sottolineare l’importanza del Giorno della memoria, scandaglia le vite degli ebrei romani e non solo. Prende per mano le emozioni dei sopravvissuti per ricordare, per dirla con le parole di Primo Levi, «che questo è stato» e dunque può ripetersi ancora. Se non si vigila, se non si tramandano le parole di generazione in generazione, i venti di odio possono ancora – e lo stanno facendo - tornare a soffiare.

«La memoria storica diventa un bisogno e un dovere, una presa di coscienza per aiutare a costruire il fu­turo senza commettere più gli stessi er­rori», scrivono i curatori dell'iniziativa condotta, per conto del dipartimento politiche sociali, da Farmacap, l'azienda di Roma capitale che gestisce 45 farmacie comunali e 10 sportelli sociali. E spiegano: «Il libro nasce nell’ambito di un pro­getto che ha la finalità di dare atten­zione all’autobiografia storica dei familiari delle persone che hanno vis­suto la Shoah o le leggi razziali, e mira a far emergere i loro vissuti per solle­citare una condivisione trasversale tra passato e presente: per evitare che una tale tragedia si ripeta, occorre ricordare e soprattutto capire. Uno strumento im­portante per farlo è quello di ascoltare i testimoni e chi è stato direttamente o indirettamente coinvolto negli avveni­menti, fornire alle nuove generazioni uno strumento semplice e diretto per conoscere una delle pagine più buie della storia».

Per questo hanno ascoltato le loro storie: quella di Miriam che a due anni e mezzo diventa Memme, per essere salvata  dalla deportazione. Quella di Emanuele, bambino salvato dai bigliettai del tram mentre la mamma veniva portata via dai tedeschi. Quella di Roberto Daniel, figlio dell’ultimo sopravvissuto al rastrellamento dell’ottobre del ’43…

Conoscere per tramandare. In silenzio davanti al dramma, ma con la voce stentorea e chiara per non far perdere il ricordo oggi che i testimoni diretti stanno via via scomparendo. «Gli ultimi “portatori della memoria sto­rica autobiografica”», si sottolinea nel libro, «sono purtroppo te­stimoni ormai sempre meno numerosi; chi è stato loro vicino ci ha raccontato, con saggezza e con dolore, la terribile esperienza della deportazione ad Au­schwitz e la trasformazione della vita con le leggi razziali. Testimonianze, queste, che arrivano dritte al cuore e sono balsamo per la memoria. Non serve più, forse, capire il perché sia ac­caduto o cercare delle spiegazioni al male assoluto, ma prendere coscienza di quanto quell’orrore ci appartenga. Tutti, nessuno escluso». Perché vengano raccolti «questo dolore e questa ve­rità, così vivi e crudi» per «raccontare ancora, sem­pre, e trasformare l’indifferenza in ascolto, la testimonianza in preziosa eredità». Perché, concludono i ricercatori, «la Giornata della Memoria, non è un giorno sul calendario, in cui ci si ferma e si ricorda, ma è una strada da percorrere ogni giorno a difesa dell’Umanità».

Multimedia
Giornata della Memoria, il Papa: «Mai più questa immane tragedia»
Correlati
WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo