La collaborazione tra Esselunga e Banco Alimentare continua da quindici anni: un legame di valore che unisce la società che opera nella grande distribuzione, con supermercati e superstore, alla fondazione che devolve ai bisognosi le eccedenze in modo sistematico e sicuro.
Ogni anno, attraverso il progetto Esselunga-Banco Alimentare, vengono donate oltre 1.500 tonnellate di prodotti, per un valore di circa 6.700.000 euro, che si può stimare in oltre 3 milioni di pasti. Attraverso una rete virtuosa i prodotti prossimi alla scadenza, ma ancora idonei per il consumo, sono distribuiti gratuitamente alle persone in difficoltà.
Tra gli obiettivi di Esselunga c’è quello di aumentare ancora del 70%, entro il 2025, i pasti donati rispetto al 2018, per arrivare a 4 milioni. Un’operazione che oltre all’aiuto al prossimo parla di una pratica fondamentale oggi: il non spreco. Tra i prodotti che Esselunga dona al Banco Alimentare ce n’è anche uno che è simbolo di carità: il pane. Grazie a un efficiente sistema logistico, quello preparato in giornata nei panifici interni dei supermercati, ancora fresco ma rimasto invenduto, viene raccolto la sera, trasportato nel magazzino centrale e consegnato entro le prime ore del mattino, per essere sulle tavole delle mense e dei refettori per i poveri all’ora di pranzo Il legame con il Banco, però, non si limita alla sola donazione di alimenti, ma si traduce in un supporto costante in termini di conoscenze nella gestione del cibo.
Dal 2019 è partita una sperimentazione presso i negozi con l’obbiettivo di creare una diversificazione nelle referenze donate così da assicurare una dieta equilibrata alle persone che usufruiscono dei pasti. Il personale è stato formato dai colleghi della Direzione Assicurazione qualità riguardo alle caratteristiche dei prodotti ritirati dal Banco. In base ai requisiti di conservazione e alla necessità di effettuare consegne veloci agli enti caritativi, i prodotti sono raccolti in funzione della tipologia: quelli freschi prelevati direttamente dai negozi, in modo da ridurre i tempi di consegna, quelli confezionati e i non alimentari sono rimandati dai negozi ai centri di distribuzione Esselunga, dove sono gestiti sulla base degli accordi coi fornitori.
L’azienda fornisce anche formazione ai volontari di Banco Alimentare e degli enti collegati e visita periodicamente le sedi caritative per assicurare un servizio ottimale agli assistiti. Esselunga sostiene inoltre Emergency, per garantire l’accesso a cure gratuite e di elevata qualità alle fasce vulnerabili della popolazione. Sono supportate le attività dell’ambulatorio mobile Polibus a Milano, dello sportello socio-sanitario a Brescia e dell’ambulatorio a Roma Anagnina. Per un aiuto concreto, anche i clienti dei super - mercati possono usare 500 Punti Fìdaty, per permettere di devolvere 10 euro all’associazione umanitaria
Roberto Selva, 62 anni
Roberto Selvia: "Vogliamo restituire benessere al nostro territorio"
«ESSELUNGA è un’azienda del territorio e, come componente di un ingranaggio più grande, funziona grazie all’aiuto di tutti», spiega Roberto Selva, chief marketing e customer office di Esselunga. «Per noi è importante restituire alla comunità in cui operiamo parte di ciò che generiamo con il nostro business, per contribuire al suo sviluppo e al suo benessere economico, sociale e culturale». Alcuni dei punti principali della linea di azione della catena di grandi magazzini, spiega il manager, sono la lotta allo spreco alimentare e il supporto alla ricerca scientifica. «Il sostegno di Esselunga, da sempre, si rivolge anche alle organizzazioni impegnate nella ricerca scientifica e in progetti di solidarietà. Abbiamo scelto l’organizzazione Emergency e le sue iniziative sul territorio italiano. In questo progetto coinvolgiamo anche i nostri clienti che possono infatti donare i punti della loro “carta Fìdaty” e partecipare attivamente».