Avviato nel 2022 come iniziativa per aiutare gli ultimi a vivere con serenità il S. Natale, mai si sarebbe immaginato il successo con cui il progetto editoriale di Famiglia Cristiana “Un Natale di Valore” sarebbe giunto alla sua terza edizione, con una donazione di 63mila euro del 2024 e molte aziende capaci di andare oltre la stretta logica del profitto, nel nome di quella che papa Francesco chiama «ecologia integrale».
L’iniziativa della rivista nasce per offrire aiuti alimentari e pasti a chi versa in condizioni di bisogno e, per il 2024 ha desiderato raccontare l’impegno del tessuto imprenditoriale italiano verso l’inclusione, la povertà educativa, l’equità, lo spreco alimentare e la salvaguardia del patrimonio artistico. In collaborazione con la concessionaria di pubblicità Piemme, infatti, dieci aziende italiane hanno trovato spazio su Famiglia Cristiana, per raccontare le proprie storie e attività benefiche che da anni stanno caratterizzando il loro stile di fare impresa, a dimostrazione che la logica imprenditoriale può trovare una sponda e, anzi, arricchirsi con l’impegno sociale e umanitario per migliorare il mondo che ci circonda.
Un modo per raccontare il bene, facendo del bene: questa iniziativa, cui hanno aderito grandi aziende di diversi settori – da quello alimentare all’assicurativo e bancario – ha visto donare 63 mila euro per il progetto “Un Pasto al Giorno” ideato e condotto con serietà e capillarità dall’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi – di cui il 7 settembre ricorre il centenario della nascita – e che offre accoglienza in tutta Italia a persone con varie situazioni di disagio sociale, come i nuovi poveri e le persone senza dimora.
«La nostra Comunità è fatta di persone che, da 50 anni, condividono ogni giorno la loro vita, la casa e anche la tavola con chi è nel bisogno», spiega il responsabile generale della Papa Giovanni XXIII, Matteo Fadda. «La strada continua a essere un dormitorio a cielo aperto. Alle persone che vivono in strada, italiani e immigrati, si aggiunge una fetta di povertà costituita da famiglie o singoli individui che si rivolgono a noi in cerca di aiuto in tante città d’Italia, dal nord al sud, e nei paesi più poveri del mondo, specie ora che le vicende mondiali hanno rotto equilibri precari e gettato tanti nella disperazione. È importante sapere di avere accanto persone che ci aiutano ad accogliere e sfamare queste persone per costruire tutti insieme una tavola in cui ci sia posto per tutti. Siamo grati a Famiglia Cristiana e a quanti stanno aderendo a questa iniziativa, perché ci aiutano a costruire quel senso di comunità capace di trovare risposta e speranza per chi aveva perso tutto».
Le aziende che hanno aderito al nostro progetto sono Autostrade per l’Italia, Intesa Sanpaolo, Generali Italia-Cattolica, Edison, Enel, Esselunga, Poste Italiane, Banco BPM, Mulino Caputo e Fondazione Grana Padano. Questi colossi, ognuno nel proprio settore, hanno messo in campo progetti che mirano a coniugare sviluppo economico e benessere sociale, rendendo evidente che il valore di un'impresa non si misura solo in termini di bilancio, ma anche nel suo impatto positivo sulla collettività.
I grandi progetti di responsabilità sociale raccontati coprono buona parte del tessuto sociale di tutta Italia, per mostrare il più possibile il “bene” che viene realizzato e, allo stesso tempo, offrire aiuti alle sempre maggiori e diverse necessità. Tra i progetti raccontati troviamo “Amplia Academy” del Gruppo Autostrade per l’Italia, un progetto di formazione per carpentieri dedicato ai richiedenti asilo e nato per dare lavoro a rifugiati e soddisfare il fabbisogno di lavoratori qualificati nel mondo delle costruzioni; Una mano a chi sostiene” di Generali Italia - Cattolica, iniziativa nata per promuovere i progetti di inclusione sociale e coesione; il progetto “Futura” di Intesa Sanpaolo, per andare incontro al diffuso problema della povertà educativa femminile; “Good Idea – I buoni progetti nascono da dentro” iniziativa sostenuta da Edison e i suoi dipendenti per sostenere bambini con disabilità, piccoli bisognosi di accudimento e adolescenti in difficoltà; la nuova policy interna adottata dal gruppo Enel è rivolta all’equità e all’accoglienza al fine di contrastare le discriminazioni, con particolare attenzione a genitori, caregiver e persone con disabilità.
Protagoniste anche Esselunga che da anni collabora con Fondazione Banco Alimentare e Pane Quotidiano Onlus; Poste italiane che per il secondo anno e insieme ai propri dipendenti, ha sostenuto le iniziative dell’Associazione italiana sclerosi multipla; Banco BPM che ha messo in piedi progetti per il diritto allo studio; Fondazione Grana Padano ETS che con “intrecci”, progetto di foundraising, desiderano contribuire alla salvaguardia del patrimonio artistico italiano e Mulino Caputo che, attraverso i giovani talenti, si operano per una maggiore sostenibilità e attenzione agli spazi pubblici.
Lo scopo dell’iniziativa trova origine nei valori fondanti di Famiglia Cristiana: «Da sempre la nostra testata è accanto alle persone bisognose attraverso una serie di attività e da molti anni si trova in prima linea nel raccontare la carità, il bene e le iniziative di aiuto verso il prossimo», spiegano don Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo, Direttore e condirettore di Famiglia Cristiana. «Lo facciamo perché pensiamo che la bontà possa “contagiare”, fungere da sprone a una vita piena, e che anche la realtà più dura non debba indurci a gettare la spugna. “Un Natale di Valore”, è un modo concreto per stare vicini alle famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà e che, anche grazie alle “Aziende di Valore” e alla loro sensibilità verso le emergenze sociali, possiamo riuscire a far passare in serenità le feste natalizie a chi ci tende la mano».