Se chiedessimo a uno straniero di nominare tre elementi tipicamente italiani, con molta probabilità ci sentiremmo ripetere il caro e vecchio adagio «pizza, pasta e mandolino». Posto che forse questo motto andrebbe un po’ aggiornato (chi ha davvero mai visto un italiano alle prese con un mandolino?), bisogna ammettere che legare l’immaginario del Belpaese a una montagna di spaghetti al pomodoro non è poi così sbagliato. Eppure, a dispetto di quanto vuole questo cliché, non a tutte le famiglie d’Italia è garantito avere un pasto nutriente ogni giorno: stando al Rapporto Istat del 2022 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, più di 1 nucleo famigliare su 100 presenta gravi segnali di insicurezza alimentare.
Lidl Italia, che dal 2018 collabora con la fondazione Banco Alimentare, ha perciò deciso di lanciare insieme all'associzione una nuova iniziativa: da lunedì 10 luglio a domenica 23, per ogni pacco di pasta a marchio Italiamo venduto l’azienda devolverà 0,10 euro alla Onlus, così da concorrere a costruire un sistema alimentare dove tutti abbiano regolare accesso a una quantità sufficiente di cibo.
«Crediamo che un piatto di pasta non dovrebbe mancare sulla tavola di nessuno», ha detto il presidente di Lidl Italia Massimiliano Silvestri, «perciò attraverso iniziative come questa vogliamo poter dare il nostro contributo, supportando chi tutti i giorni lavora per recuperare cibo ancora buono e distribuirlo alle persone in difficoltà».
La campagna si inserisce nel quadro più ampio di una collaborazione pluriennale tra Lidl e Banco Alimentare, sancita ufficialmente dal progetto del 2018 “Oltre il Carrello – Lidl contro lo spreco” che puntava – e punta tuttora – a recuperare gli avanzi dei supermercati per poi destinarli alla fondazione, a sua volta collegata con una rete di 7.600 strutture caritative distribuite sul territorio nazionale. In soli cinque anni, il piano ha permesso di salvare circa 31 mila tonnellate di cibo (ossia quasi 62 milioni di pasti), limitando al contempo gli sprechi alimentari e l’impatto ambientale connesso al loro smaltimento.
«La nostra collaborazione con Banco Alimentare va ben oltre il recupero delle eccedenze e si arricchisce ogni anno di nuovi progetti solidali», ha aggiunto Silvestri. «Questa ulteriore iniziativa a vantaggio delle persone più in difficoltà è testimonianza di grande sensibilità e responsabilità», ha sottolineato poi Giovanni Bruno, Presidente della onlus, «e a tutti coloro che aderiranno va il nostro grazie».