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mercoledì 16 ottobre 2024
 
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Un premio alla creatività del Terzo Settore

20/12/2023  I 26 progetti vincitori, che da Nord a Sud promuovono inclusione sociale e formazione per i più fragili, sono stati finanziati con una somma di 20 mila euro ciascuno

Massimo Monacelli.
Massimo Monacelli.

C’è l’Ecostalla, progetto di agric o l t u r a sociale e allevamento ecosostenibile a Cuneo, che favorisce l’inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso la gestione di una stalla. O la Stazione Panzana a Perugia, una radio dove lavorano persone con disabilità psichica, esperti di comunicazione ed educatori sociali. A Roma il progetto La minestra del Papa che fornisce oltre 40 mila pasti caldi all’anno a persone in difficoltà, espressione concreta della carità del Pontefice. A Biella c’è Inclusi-One, la proposta di attività ludico-motorie in acqua per favorire, appunto, l’inclusione sociale di bambini attraverso lezioni tenute da tecnici qualificati e atleti disabili. A Padova, Convivendo, un’esperienza di co-housing per giovani adulti con disturbi dello spettro autistico come possibilità per sperimentare, attraverso percorsi individualizzati e con l’accompagnamento degli operatori, una graduale emancipazione dalla famiglia. A Cosenza il progetto Buoni, buoni - cucina sociale contadina della Cooperativa Sociale “Volando” che ha coinvolto persone con disabilità in un servizio di ristorazione e food delivery all’interno dell’AgriMercato coperto di “Campagna Amica” della città calabrese. Sono solo alcuni dei 26 progetti premiati dall’iniziativa solidale “Una mano a chi sostiene” lanciata dalla divisione Cattolica della Compagnia assicurativa Generali Italia e Fondazione Cattolica. L’obiettivo era quello di finanziare progetti che promuovono inclusione e coesione, generando un impatto sociale e ambientale positivo e misurabile nel tempo. «I progetti vincitori», ha spiegato Piero Fusco, responsabile della Business Unit Enti Religiosi e Terzo settore (BUERTS) di Cattolica, «hanno beneficiato di un finanziamento per un massimo di 20 mila euro, fino a esaurimento del plafond a disposizione di 500 mila euro. Complessivamente, al bando hanno partecipato quasi 600 enti non profit provenienti da tutta Italia. L’elevata partecipazione denota il nostro impegno verso la promozione di iniziative ad alto impatto sociale e ci invita a continuare un percorso che ci vede protagonisti nella formulazione di soluzioni innovative, integrate e flessibili che tutelino e valorizzino il Terzo settore».

“Una mano a chi sostiene” s’inserisce, appunto, nelle attività della BUERTS di Cattolica (Generali), struttura unica nel panorama assicurativo italiano, nata per offrire soluzioni e servizi integrati, espressamente dedicati al mondo della Chiesa, dell’associazionismo ecclesiale e del non profit. In questa direzione si inquadra anche l’impegno nella formazione continua, grazie al supporto di personale qualificato e di un Comitato scientifico composto da figure accademiche e istituzionali. Strumento di dialogo e formazione è anche l’Osservatorio Enti Religiosi e non profit: piattaforma che aiuta a conoscere in modo approfondito e aggiornato una galassia composta da enti anche molto differenti tra loro.

Nell’ambito delle attività di formazione e informazione, rivolte a chi si occupa principalmente di non profit e Terzo settore per lavoro o scelta di vita, lo scorso anno Cattolica ha realizzato un primo Rapporto su fabbisogni assicurativi, scelte ed esigenze degli enti. Oggi l’impegno è realizzarne una versione aggiornata che includerà anche il tema della stabilità, efficacia e gestione del rischio di questo mondo: concetti che costituiscono il filo identitario dell’intera BUERTS. Il tema della Stabilità è stato il focus dell’incontro “Stabilità e sviluppo delle Odv e Aps - Un volontariato in continua evoluzione”, promosso di recente dalla BUERTS al Festival della Dottrina sociale di Verona.

«Come Partner di Vita delle persone, l’ambizione di Generali in termini di sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, è contribuire alla creazione di una società sana, resiliente e sostenibile, dove comunità e territori possano progredire e prosperare», spiega Massimo Monacelli, general manager di Generali Italia, «è in questo modo che interpretiamo il ruolo d’impresa responsabile».

 
 
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