Alle riunioni, sempre il lunedì, l'orario era le 15.30 per permettere a padre Luigi Lorenzetti di arrivare puntuale col treno da Bologna. E così è stato per tutti i numerosi anni in cui ha fatto parte del Consiglio di Redazione della rivista Famiglia Oggi che si riuniva alcune volte all'anno con il direttore, i giornalisti e i preziosi esperti che indicavano contenuti e linee guida per dar vita al mensile paolino che si è occupato di promuovere la famiglia. Anche grazie al contributo del scerdote dehoniano scomparso ieri a 87 anni.
L'area di competenza di Lorenzetti era la teologia morale ma la sua profondità di pensiero e la sua capacità di analisi erano molto di più e andavano oltre. I consigli e le suggestioni che arrivavano da da lui erano sempre acuti e toccavano il nocciolo delle questioni. A volte con domande spiazzanti rivolte a noi presenti, capaci di farci riflettere su quanto era in discussione. Ricordo che si faceva un giro di interventi, il suo era l'ultimo e con la sua parlata calma e rasserenante, anche quando erano in ballo temi "difficili", concludeva una riunione già ricca di proposte. E così, puntualmente, in fase organizzativa gli si chiedeva o meglio gli si implorava: «allora padre Lorenzetti questo lo scriva lei... lo ha detto così bene». Lui si scherniva, sia per gli impegni numerosi che già aveva, sia per una sua profonda umiltà che lo rendeva unico e incapace di, come direbbe un bambino, "darsi delle arie".
Infatti chi, come me, ha avuto la fortuna di lavorare con lui, ricorderà sempre, oltre la indiscussa statura morale e intellettuale e i numerosi articoli che ha scritto per le nostre riviste, una cosa più di altre: la dolcezza del sorriso, due occhi azzurri mai freddi, sempre affettuosi e la capacità di farti capire con uno sguardo che, anche se non ti conosceva bene, aveva interesse per te come persona, per le tue preoccupazioni, per i tuoi dolori o le tue paure... Questo era la sua cifra, il suo dono per gli altri: dare così tanto in quelle poche riunioni all'anno...