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lunedì 05 giugno 2023
 
 

Divorziati e risposati, ne parlerà il Sinodo

08/10/2013  Si svolgerà a Roma tra il 5 il 19 ottobre 2014. Sarà un'assemblea straordinaria dei vescovi e verrà dedicata all'analisi della «famiglia nel contesto della nuova evangelizzazione». Papa Jorge Mario Bergoglio l'aveva in qualche modo anticipato (e promesso) parlando con i giornalisti, di ritorno dalla Gmg di Rio de Janeiro.

Che il tema gli stesse a cuore lo aveva fatto capire in più di una occasione. E della pastorale familiare si era esplicitamente occupato anche il Consiglio dei cardinali nel suo primo incontro di ottobre. Non solo proprio sul regolamento del Sinodo si era a lungo soffermato il gruppo degli 8 suggerendo un modello più spedito e agile, in grado di tener in maggior conto i suggerimenti delle Chiese locali. Detto fatto, papa Francesco ha convocato oggi ufficialmente la terza assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà a Roma, tra il 5 e il 19 ottobre. Il Sinodo sarà dedicato alla «famiglia nel contesto della nuova evangelizzazione». Un tema che sarà trattato coinvolgendo pienamente tutti, ma senza fughe in avanti.

Lo dice chiaramente una nota del direttore della Sala Stampa vaticana. Padre Federico Lombardi, in risposta alle domande dei giornalisti sul documento di Friburgo con il quale la Chiesa tedesca apre ai sacramenti per i divorziati risposati, ricorda l'importanza dell'indizione di un Sinodo sul tema della famiglia specificando che «questo è il modo in cui il Papa intende portare avanti la riflessione e il cammino della comunità della Chiesa, con la partecipazione responsabile dell'episcopato delle diverse parti del mondo».
«In questo contesto», ha aggiunto il portavoce vaticano, «proporre particolari soluzioni pastorali da parte di persone o di uffici locali può rischiare di ingenerare confusione».Una Chiesa che si muove insieme, dunque. E che, fra un anno esatto discuterà dei temi legati alla famiglia, compresi la situazione dei divorziati e dell'accesso ai sacramenti.
Finora la Chiesa ha tenuto due sinodi di questo tipo, uno nel 1969, dedicato alle «conferenze episcopali e la collegialità dei vescovi», e uno nel 1985, dedicato alla «applicazione del Concilio Vaticano II». Finora alla assemblea straordinaria hanno partecipato i presidenti delle Conferenze episcopali, i patriarchi, i capi dicastero, con una struttura più agile di quella del Sinodo ordinario. Sembra probabile però che anche questa struttura venga modificata in senso ancora più partecipativo.
Papa Francesco sia ieri pomeriggio che stamattina ha partecipato ai lavori della segreteria generale del Sinodo ascoltando molto e discutendo con i membri della segreteria lo stesso titolo della prossima assise e il modo di ascoltare in modo più ampio possibile le istanza che vengono dalle diverse parti del mondo.

«È giusto - ha aggiunto il direttore della sala stampa vaticana - che la Chiesa si muova comunitariamente nella riflessione e nella preghiera e prenda gli orientamenti pastorali comuni nei punti più importanti, come la pastorale della famiglia, sotto la guida del Papa e dei vescovi. L'indizione del sinodo straordinario indica chiaramente questa via». «È bene - ha ancora sottolineato - mettere in rilievo l'importanza di condurre un cammino nella piena comunione della comunità ecclesiale».  

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