Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 14 dicembre 2024
 
oltre le barriere
 

Un staffetta per superare la disabilità

02/06/2018  Oggi 2 giugno l'Arena di Milano ospita "Quanta fretta ma dove corri?", giornata all'insegna dello sport e della condivisione. I fondi raccolti andranno all'associazione Handicap su la testa.

Occhi chiusi con una benda, per "vedere" l'arrivo del pallone bisogna fidarsi delle orecchie e del campanellino attaccato alla palla. Avete mai provato a mettervi nei panni di una persona non vedente durante una partita di calcio? «È un’esperienza coinvolgente e significativa, che spinge a mettersi in gioco. Cercando di superare i propri limiti si trovano in se stessi risorse che non si immaginava nemmeno di avere», dice Tommaso Gaudin, presidente di Handicap su la testa, l’associazione milanese che propone attività ricreative per persone con disabilità.
 

Sabato 2 giugno sono proprio i volontari di Handicap su la testa, in collaborazione con la Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale e 300 disabili provenienti da tutta la Lombardia, a trasformare l’Arena di Milano nel tempio dell’atletica dell’integrazione. «Oltre a trascorrere una bella giornata assieme, lo scopo è sensibilizzare la cittadinanza su disabilità e socialità», spiega Gaudin, alla guida dell’associazione che conta 80 utenti, 100 volontari e quasi 30 anni di attività.

Partenza al mattino con le gare di atletica (80 metri, lancio del vortex, marcia, salto in lungo e staffetta 4X100) riservate agli atleti con disabilità intellettive.

Nel pomeriggio esibizioni di associazioni sportive per persone con disabilità, in cui il pubblico può partecipare in prima persona: nel torneo di calcio integrato le formazioni schierano calciatori con disabilità e non, mentre nel calcio per non vedenti chi solitamente vede prova l’esperienza del gioco al buio.

«Stessa cosa per il tiro con l’arco: i normodotati partecipano mettendosi nelle stesse condizioni di chi ha una disabilità, utilizzando ad esempio gli stessi arti, sinistro o destro a seconda delle diverse condizioni», riprende il presidente.

Alle 18 le premiazioni, infine aperitivo e concerto sul prato dell’Arena. “Quanta fretta … ma dove corri”, questo il nome dell’iniziativa, è il primo evento sportivo milanese per persone con disabilità. «Vorremmo diventasse un appuntamento annuale», chiude Gaudin. «Lo sport è un mezzo di integrazione divertente ed efficace, un grande motore di socializzazione e coinvolgimento».

 Il ricavato della giornata andrà a sostenere le attività dell'associazione (www.handicapsulatesta.org).

I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo