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giovedì 30 marzo 2023
 
 

Svogliati o dislessici? Un problema che divide

21/11/2013  Parlare di dislessia non è facile. Tra esperti, insegnanti e genitori, il tema è dibattuto con posizioni e punti di vista diversi tra loro.

Sempre più spesso si sente parlare di dislessia. Un argomento che spesso divide, nelle opinioni, genitori, insegnanti e specialisti.

Si tratta di un difficoltà d'apprendimento che può avere diverse sintomatologie e gravità. Può riguardare la lettura, la scrittura (disgrafia) o il calcolo (discalculia) e, quando viene diagnosticata si affronta e si supera serenamente ricorrendo alle tecniche e agli strumenti idonei che sempre più insegnanti sono in grado di utilizzare. È bene, tra l'altro ricordare che non si tratta di un deficit poiché i dislessici hanno spesso un quoziente d'intelligenza molto alto, o comunque uguale quello di tutti gli altri bambini e ragazzi.

Chiunque abbia un figlio in età scolare, dalle primarie alle superiori, ne ha sentito parlare. Ma soprattutto potrebbe avere assistito, o preso parte, alle discussioni sull'incapacità dei docenti a capire questi ragazzi, sulla veridicità della diagnosi, sulle presunte agevolazioni date agli studenti cui viene riconosciuta tale difficoltà, sul comportamento, corretto o scorretto degli studenti o infine sull'ingerenza dei genitori.

Insomma tra i due estremi, cioè tra chi pensa che non esistono ragazzi dislessici ma solo studenti svogliati e chi invece alla prima difficoltà scolastica si precipita a farsi diagnosticare il disturbo, come sempre c'è una via di mezzo.

 
 
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