Va a Poor Things, di Yorgos Lanthimos, il Leone d’Oro per il miglior film. Venezia chiude l’edizione numero 80 del Festival assegnando la vittoria al film favorito. La protagonista Emma Stone (già in odore di Oscar, è affiancata, nel cast, da Mark Ruffalo e Willem Dafoe. La pellicola uscirà in sala con Disney ed è stata presentata dal solo regista per via dello sciopero degli attori in corso a Hollywood. Si tratta del racconto incredibile di una battaglia per l'uguaglianza e l'emancipazione, descritta attraverso la fantastica trasformazione di Bella Baxter (interpretata da Emma Stone), una giovane donna che uno scienziato brillante ma poco ortodosso riporta in vita.
Il Festival che premia l’impegno dà ben tre riconoscimenti all’immigrazione con il nostro Matteo Garrone per “Io capitano” (Leone D'Argento per la migliore regia), con l'esordiente senegalese di 21 anni Seydou Sarr, che recita nella pellicola e riceve il premio Mastroianni e con Agnieszka Holland che vince il premio speciale della giuria con The Green Border, una pellicola dura che racconta la frontiera tra Polonia e Bielorussia e le violenze sui migranti da parte delle guardie di frontiera polacche.
Il Leone d’argento come miglior film va invece a Evil Does Not Exist del regista, premio Oscar per Drive my car, Ryusuke Hamaguchi.
Nel ricevere il premio Garrone ha rivolto un pensiero al Marocco e poi ha dichiarato: «Questo film racconta il viaggio attraverso l'Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista. Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l'ha». Il regista ha poi dato la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. «Il film racconta una realtà vera», ha detto Mamadou. «Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa. E vorrei ricordare che quando c'è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani. Un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare l problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell'inserimento».