Caro don Antonio, ho letto con grande soddisfazione su FC(n° 43), il vs servizio e soprattutto il via alla campagna sociale “Anche le parole possono uccidere”, per dire ad alta voce No alla discriminazione sociale, molto opportunamente impostata insieme agli altri organi di stampa cattolici. Desidero vivamente comunicarti “ toto corde” la mia modesta ma sincera piena adesione a questa provvidenziale quanto doverosa iniziativa.
Personalmente sono convinto che purtroppo, nel nostro cosiddetto mondo cattolico italiano, non esclusi alti vertici, non sia stata avvertita negli anni scorsi (e ancora oggi!), la gravità del problema, poiché manifestazioni e pronunciamenti decisamente razzisti e xenofobi, tipo il vergognoso corteo di sabato 18 ottobre, a Milano, non sono certo mancati, anzi siano stati abbondanti.
In proposito, data la nostra antica e fraterna amicizia, mi permetto di richiamare anche solo per titoli alcuni miei interventi, a volte ritenuti esagerati in casa nostra (tutti pubblicati su “ Gazzetta d’Alba”):
- “ Pura razza umana” (gennaio 2001);
- “L’uomo non è merce” (settembre 2002);
- “Sì al crocifisso, no ai crocifissi?” (settembre 2005);
- “Quando la legge umana è disumana” (marzo 2006);
- “Il reato di essere uomini, ovvero la cultura dell’egoismo” (giugno 2008);
- “ Un fiore in mare” (ottobre 2008);
- “A quando la stella gialla ?” (febbraio 2009).
Augurando , anzi augurandoci, buon esito al generoso impegno di autentica carità cristiana e al tuo intelligente e coraggioso lavoro apostolico ti saluto.
Un abbraccio fraterno tuo
+ Sebastiano Dho , vescovo emerito di Alba