Una croce e una
preghiera per le vittime di Lampedusa. Questa l'iniziativa lanciata
da Arnoldo Mosca Mondadori, poeta, Gian Marco Elia, presidente di
Amani, Pietro Veronese, giornalista di Repubblica (già promotori nel
2008 della Porta di Lampedusa, la Porta di Mimmo Paladino dedicata ai
migranti morti e dispersi in mare e che è rivolta nell'isola
siciliana verso le rotte da cui provengono i migranti).
Il
significato è di celebrare e ricordare tutte
le persone che hanno perso la vita in mare nella tragedia avvenuta il
3 ottobre scorso.
All'iniziativa
hanno aderito la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti e
l'Istituto Beata Vergine Addolorata che hanno organizzato per il 2 novembre a Milano
(alla chiesa
di Santa Maria dell'Incoronata)
una serata nella quale le
musiche dell'Orchestra dei Popoli accompagnano letture della
Bibbia e del Corano. Viene poi eseguita per la prima volta l'opera
"La voce dei sommersi" di Ennio Morricone.
A Napoli si è deciso
di fare altrettanto. Alle 19 dello stesso 2 novembre, la comunità
cattolica e musulmana si incontrano al Cimitero delle Fontanelle
del Rione Sanità per un momento comune di ricordo.
Ma l'iniziativa ha
anche un altro risvolto: sono state preparate 150 croci (delle
dimensioni 20 centimetri per 15) dall'artigiano artista Francesco
Tuccio di Lampedusa con i legni delle barche con cui i migranti hanno
raggiunto Lampedusa dalle coste africane.
Ciascuna delle croci è
stata donata a un sacerdote che abbia aderito all'iniziativa. Sono partite pochi giorni fa, un po' in tutta Italia.
Così,
in 150 chiese, è stata celebrata una messa durante la quale,
al momento dell'offertorio (quando cioè vengono portati all'altare
il pane e il vino da consacrare) viene presentata al
celebrante anche la croce.
Alla veglia di Milano è presente una croce più
grande e una mezzaluna simbolo della religione islamica (anch'essa
realizzata con il legno delle imbarcazioni), attorno a cui sono
chiamati a riunirsi cristiani e musulmani.
L’Orchestra dei
Popoli “Vittorio Baldoni”, il cui organico è formato da
giovani provenienti da diverse etnie e religioni, eseguirà musiche
delle tradizioni spirituali cristiane e islamiche. Insieme alla
musica verranno letti brani della Bibbia e del Corano che
provengono dai testi sacri ritrovati sulle stesse imbarcazioni e
sottolineati, in alcuni punti, dai migranti duranti i loro viaggi e
che saranno riuniti in un libro a cura di Alfonso Cacciatore, della
Diocesi di Agrigento. Due delle Bibbie da cui provengono i brani che
verranno letti, sono state donate a Papa Francesco, che ha deciso di
lasciarle sull'isola.