L’indice che fotografa la capacità delle famiglie di affrontare le spese quotidiane (indagine annuale Termometro Altroconsumo 2023) descrive una realtà sempre più allarmante. Racconta che oggi una famiglia italiana su 10 risulta in gravi difficoltà economiche e il peggioramento più evidente rispetto al 2022 lo si registra per le spese relative a salute, alimentazione e abitazione.
Nel 2023, hanno creato difficoltà al maggior numero di famiglie le spese per l’abitazione (51% ha avuto difficoltà a sostenerle), seguono le spese per curarsi (47%), la mobilità (42%) e l’alimentazione (41%). Il peggioramento più evidente rispetto al 2022 lo registrano salute e alimentazione.
Guardando nel dettaglio si scopre che le voci più problematiche sono visite mediche (52%, in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2022) e cure dentistiche (51%). Crescono le difficoltà ad acquistare carne e pesce (47%) e frutta e verdura (44%) ed è in crescita anche il numero di quanti fanno fatica a concedersi qualche sfizio come andare al bar o al ristorante (44%, 8 punti percentuali in più rispetto al 2022).
Altro consumo segnala che salute e alimentazione sono ambiti che influenzano fortemente la qualità di vita delle persone e la difficoltà a far fronte alle spese per provvedervi mette a rischio la tenuta sociale e minaccia i diritti fondamentali dei cittadini. Dai dati emersi appare evidente l’inefficacia delle iniziative intraprese dalla politica, sia sul fronte della lotta all’inflazione del carrello della spesa (col Carrello tricolore), sia per quanto riguarda il contrasto all’allungarsi delle liste d’attesa, un fenomeno che spinge gli italiani a fare sempre più ricorso al privato, con un esborso significativamente maggiore e alla portata di pochi fortunati. Secondo gli ultimi dati disponibili la spesa sanitaria privata nel 2022 ha raggiunto i 40,1 miliardi di euro e nel 2023 il 7% di chi aveva bisogno di cure ha rinunciato per problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio.
L’indagine rileva, inoltre, le previsioni per il 2024: ancora una volta si conferma la tendenza di consumatori e famiglie italiane a guardare al futuro con timore e pessimismo. Le attese sono infatti di un ulteriore peggioramento della situazione: l’indice che riflette le aspettative per l’anno in corso è inferiore di 1 punto rispetto a quello registrato per l’anno trascorso. Un terzo degli intervistati (32%) ritiene che la sua famiglia avrà più difficoltà a sostenere le spese nel 2024 rispetto a quanto avvenuto nel 2023. La metà (50%) stima che la situazione resterà invariata, mentre solo il 19% prevede che sarà più facile.