Una mattinata di commozione e ricordo. Anzi, per molti, una nottata. Per essere i primi a entrare nella basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma del Papa emerito Benedetto, alcuni sono arrivati alle transenne già alle quattro di questa mattina. Altri si sono messi in viaggio da varie parti d’Italia, da Vicenza a Frosinone. C’è Martina, 25 anni, di Latina, che ricorda «il momento in cui fu eletto. Avevo 15 anni ed era la prima volta che assistevo all’elezione di un Papa. Fu una grande emozione. Anche oggi sento quello stesso sentimento». C’è Marco, 27 anni, da Verona, che vuole «esprimere gratitudine perché è stato importante nella mia vita per ridarmi speranza». Ci sono le suore tedesche, che con lui si sentivano «a casa», ma anche sacerdoti polacchi, seminaristi, religiosi italiani e stranieri che vogliono esprimere «il nostro amore e la nostra vicinanza a lui».Ci sono fedeli dalla Danimarca, dalla Nigeria, dall'Austria.
Tanti giovani, quasi inaspettatamente per chi credeva che papa Ratzinger fosse considerato, per il suo carattere timido e riservato, un Pontefice distante.
I primi, a rendere omaggio al feretro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. La salma resterà esposta fino alle 19 di oggi e poi ancora da domani e fino al quattro gennaio. Il cinque, alle 9,30 i funerali in piazza san Pietro presieduti da papa Francesco. Previste le presenze del presidente della Repubblica italiano e di quello tedesco. Non sono stati fatti, invece, gli inviti ufficiali per gli altri capi di Stato come avviene per i funerali del Papa regnante. La sobrietà delle esequie era stata chiesta da Benedetto XVI.