Cinque anni con papa Francesco, che ormai è entrato nella nostra vita, nel cuore di tutti. Anche persone non credenti o che si sono allontanate dalla fede, anche chi aderisce ad altre religioni ha scoperto in Bergoglio un punto di riferimento che non può ignorare, un interlocutore vero con cui confrontarsi. Addirittura coloro che lo criticano dimostrano di non poter fare a meno di sentirsi interpellati da lui.
A questi cinque anni di pontificato abbiamo voluto dedicare un numero speciale abbinato a Famiglia Cristiana e a Credere. Le nostre due riviste hanno sempre riservato grande attenzione ai Papi, secondo l’insegnamento del fondatore della Famiglia Paolina, il beato don Giacomo Alberione. Il quale ha voluto che noi Paolini professassimo un quarto voto, di fedeltà al Romano Pontefice per quanto riguarda il nostro apostolato. Con Francesco, comunque, il feeling è stato subito grande. Per un disegno della Provvidenza Credere è nata proprio all’indomani dell’elezione di Bergoglio e il suo primo numero si apriva con il titolo: “Siamo con te, Francesco”. Sia Credere che Famiglia Cristiana, poi, in questi anni hanno dedicato un numero considerevole di copertine al Papa venuto «quasi dalla fine del mondo».
Ma perché Francesco piace tanto? Possiamo scoprirlo assieme in questo numero speciale. Certamente è intervenuto su tanti temi che toccano la vita concreta delle persone: la famiglia, i poveri, i cristiani di altre confessioni, il mondo del lavoro e dell’economia, le donne, i giovani. Ma Francesco non si è limitato a parlare di questi argomenti. Ha incontrato direttamente le famiglie, gli altri cristiani, i giovani, le donne, gli operai... È l’incontro diretto che il Papa ha con ciascuno che tocca il cuore. Perché lui ha questa grande capacità di guardare dritto negli occhi, o di far capire, al telefono, che ti sta ascoltando davvero. L’ho sperimentato io stesso le due volte che l’ho visto: Francesco prima di tutto sta in silenzio e ti ascolta. Poi ti parla in modo semplice, familiare, senza disdegnare una battuta o un sorriso. Non posso dimenticare quando, dopo avermi incoraggiato nel nuovo incarico di direttore di Famiglia Cristiana, mi ha salutato con il gesto di entrambi i pollici alzati.
Ecco, i gesti di Francesco, così umani, veri, diretti, sono una delle sue caratteristiche principali. E allora in questo speciale abbiamo voluto offrirvene un’ampia rassegna. Si tratta di un Vangelo annunciato visivamente, non solo con le parole. Un Vangelo che diventa vita quotidiana, come potrete scoprire nella sequenza fotografica inedita che racconta una giornata del Papa in Vaticano. Perché, in ultima analisi, Francesco non vuole mettere in risalto sé stesso, ma aiutarci a incontrare Gesù e a vivere il suo Vangelo ogni giorno.