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mercoledì 16 ottobre 2024
 
Anno agostiniano
 

Una mostra a Pavia per i 1300 anni dell'arrivo delle spoglie di San'Agostino

29/04/2023  Fino a fine anno, al Castello Visconteo "Sant’Agostino. La luce e l’immagine", istallazioni multimediali e immersive per navigare tra i capolavori della pittura

Quest’anno si celebrano i 1300 anni dalla traslazione (avvenuta nell’anno 723 ) del corpo di Sant’Agostino da Cagliari a Pavia. Morto a Ippona, città africana di cui era stato vescovo per 34 anni,  il 28 agosto 430, il suo feretro fu portato da esuli fuggiti all'invasione vandala del Nordafrica a Cagliari, dove fu venerato per tre secoli.
Per celebrare la ricorrenza il Comune di Pavia  ha allestito presso la sala del Rivellino dei Musei Civici all’interno del Castello Visconteo la mostra “Sant’Agostino. La luce e l’immagine”, un racconto multimediale sulla storia del Padre della Chiesa in un viaggio interattivo da Ippona a Pavia, per scoprire la vita, le opere, l’iconografia e lo speciale legame di Sant’Agostino con Pavia, attraverso la digitalizzazione di opere d’arte e materiali iconografici di proprietà del museo ma anche provenienti da grandi istituti museali italiani e stranieri. Sant'Agostino: la luce e l'immagine. Un viaggio interattivo da Ippona a Pavia, è un'esperienza visiva, anzi: un viaggio di formazione, emotivo e intellettuale, fatto di luce, fatto di immagine, di pensiero una delle tante iniziative culturali e devozionali del 2023 dedicate al Santo.
La Sala del Rivellino si trasforma in un grande cinema: il buio è squarciato da due grandi schermi che accolgono il visitatore, inondandolo della luce, del fuoco che scaturisce (quasi un’onda magmatica) dalla grande Arca conservata in San Pietro in Ciel d'Oro: è l'aprirsi al mistero luminoso del pensiero del teologo. Avvicinandosi, qualcosa sorprende: l'immagine proiettata, grazie ai sofisticati dispositivi, entra in relazione con la persona, che con la visione di fuoco può dialogare, immergendosi letteralmente in essa in un movimento dal basso verso l’alto in una salita continua, come ad indicare un portale da attraversare.  L’immagine  delle opere d’arte costitutive dell’iconografia del personaggio  domina ricoprendo puntualmente tutte le superfici della stanza e dando così vita a un exhibit interattivo composto da una superficie touch e da una grande proiezione sincronizzata su un maestoso fondale. Qui il dialogo creativo con l'immagine si amplifica e, continuando il gioco interattivo, grazie al grande touch-screen di semplice utilizzo, ci si inoltra nella storia dell'arte. 
Il visitatore, navigando tra i capolavori della pittura italiana del Rinascimento e non solo, genera uno scenario proiettato nella grande parete finale della sala, fruibile da tutti i presenti in un racconto mai uguale a sé stesso.  
Ecco, quindi, le immagini del ciclo affrescato da Benozzo Gozzoli nella chiesa di Sant’Agostino a San Gimignano, che, grazie a particolari tecniche di spazializzazione, diventano dei luoghi da percorrere virtualmente per raccontare la vita del Santo. Singoli temi sono ulteriormente ‘esplorati’ nei celebri dipinti di artisti quali Vittore Carpaccio, Botticelli, Filippo Lippi, come l’esempio de la visione di Agostino nell’incontro sulla spiaggia con il piccolo Gesù.
 
Un’attenzione particolare è rivolta alle opere pavesi, come la tavola di fine Trecento con Sant’Agostino in cattedra e donatori, oggi conservata nei Musei Civici, ma un tempo scomparto centrale di un grandioso polittico collocato in San Pietro in Ciel d’Oro. Un’apposita sezione, inoltre, racconta del legame postumo del Santo con la città, ove ancora oggi la chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro custodisce le spoglie nell’arca trecentesca. 
 

 
 
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