In occasione della Giornata della Memoria, la Fondazione Museo della Shoah presenta dal 27 gennaio, presso la Casina dei Vallati, la mostra “L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka” a cura di Marcello Pezzetti. L’esposizione, pensata in occasione dell’ottantesimo anniversario della sollevazione del ghetto di Varsavia e delle rivolte avvenute nei campi di Sobibor e Treblinka, racconta un’operazione omicida, purtroppo quasi del tutto riuscita, che non ha alcun precedente in nessun tipo di civiltà: l’Aktion Reinhardt, ovvero l’uccisione della popolazione ebraica concentrata nei ghetti del Governatorato generale, il cuore dell’ex territorio della Polonia.
Fra il marzo del 1942 e l’ottobre del 1943 le autorità naziste fanno ricorso alla deportazione delle vittime in luoghi dove le uccisioni di massa sono effettuate utilizzando il gas: i tre campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka. Attraverso documenti, foto, filmati, interviste e ricostruzioni viene raccontata per la prima volta in modo completo, la storia di questi campi. La mostra comprende inoltre un’importante sezione multimediale e immersiva che racconta, attraverso la ricostruzione di un plastico del campo di Treblinka, gli atroci procedimenti di messa a morte perpetrati in questi luoghi.
La mostra si avvale dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’UCEI Unione delle Comunità Ebraiche italiane, della CER Comunità Ebraica di Roma, dell‘Associazione Figli della Shoah, del CDEC Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e dell’ANED, Associazione Nazionale Ex deportati nei campi nazisti.