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giovedì 03 ottobre 2024
 
Arte nelle aziende
 

Una nuova istallazione artistica nel parco della Barilla

25/05/2023  Si chiama Echinoidea, un guscio modulare in legno in cui poter entrare e godere di una visione che mette in relazione l'uomo con la natura. Si trova nei giardini della sede del Gruppo di Parma, tra le opere di Pietro Cascella e Arnaldo Pomodoro

Il bello dell’arte e il buono del cibo insieme al saper fare Barilla si incontrano a Parma, nell’headquarter del Gruppo. In casa Barilla arriva Echinoidea, l’installazione artistica progettata da GG-loop e realizzata da Rubner Haus che connette uomo e natura attraverso uno spazio in dialogo diretto con l’esterno. Lo fa nei giardini del più grande pastificio del mondo dove l’immaginario, la fantasia e l’arte si uniscono alla concretezza del “saper fare” e del produrre buon cibo. Echinoidea è  un guscio modulare in legno che offre ai visitatori un'esperienza contemplativa e avvolgente insieme ad una prospettiva nuova, quella dei giardini esterni del pastificio di Pedrignano. L’opera è stata infatti installata nei giardini della sede del Gruppo tra le opere di Pietro Cascella e Arnaldo Pomodoro ed è stata messa a disposizione di tutte le persone che lavorano nell’azienda e che potranno vivere l’installazione per svolgere il proprio lavoro all’aperto, o come spazio di aggregazione, oppure potranno semplicemente ammirarne la bellezza. 
Chi cammina oggi per gli Uffici del Gruppo, così come negli spazi esterni, può godere inoltre di una mostra permanente composta da oltre 300 pezzi, selezionati personalmente da Pietro Barilla, che abbracciano la storia dell’arte del Novecento toccando correnti e movimenti artistici dal divisionismo alla pittura geometrica, dal surrealismo all’astratto e integrando armoniosamente pittura e scultura in un mix di rara intensità.
Echinoidea trae ispirazione dal concetto di “capanna primigenia”, introdotto da Vitruvio che esplora le origini dell’architettura e il rapporto antropologico tra l’uomo e l’ambiente naturale come base fondamentale per la creazione dell’architettura. Si tratta di un sistema parametrico, composto da 503 travi di legno per un ingombro di 6x6x6m che rende il padiglione modulare, facile da montare e altamente sostenibile e riciclabile. Durante la produzione, l’approccio progettuale di Rubner Haus, orientato a un alto livello di prefabbricazione, ha permesso di ridurre i tempi di costruzione e di evitare inutili sprechi di materiale portando a zero l'impronta ecologica dell’installazione. 
L’opera offre ai visitatori un riparo, un guscio all’interno del quale potranno essere avvolti in un’esperienza coinvolgente. Al suo interno, la luce di Artemide, che propone una visione futuristica e un nuovo modo di interpretare e vivere la luce, rende ancora più accogliente l’ambiente con profili lineari RWB che scompaiono integrandosi nella struttura per lasciar spazio solo all’effetto di luce dinamico e fasciante.
A questa presenza minimale ma scenografica si aggiungono le Gople Outdoor di BIG, grandi diffusori bianchi, leggeri e resistenti, che si inseriscono con libertà e flessibilità negli spazi, muovendosi dall’interno all’esterno di Echinoidea per supportare l’interazione tra natura e riparo suggerendo situazioni e relazioni tra le persone e l’ambiente ogni volta nuove. 

Il romanzo di una cucitrice di Umberto Boccioni, che si trova nell'Archivio storico della Barilla
Il romanzo di una cucitrice di Umberto Boccioni, che si trova nell'Archivio storico della Barilla

Barilla da 146 anni è un pioniere della comunicazione e dell’arte in Italia e nel mondo. Per tutto il Novecento e fino a oggi, Barilla ha continuato ad esplorare il rapporto fra le diverse forme d’arte e di comunicazione, mettendo la pubblicità a valorizzazione dell’impegno per la qualità e la gioia. Barilla ha immortalato questo percorso fra diverse forme d’arte all’interno del suo Archivio Storico, interamente digitalizzato, nel quale è custodito il patrimonio storico del Gruppo, attraverso testimonianze di vita, dei progetti, delle scelte, delle strategie, dei prodotti, delle persone che hanno lavorato in Barilla.
«L’arte è una bellezza da condividere», così amava ripetere Pietro Barilla che prese la guida dell’azienda assieme al fratello Gianni nel primo dopoguerra. Dopo un viaggio negli Stati Uniti, Pietro Barilla, intuì che la chiave del successo non risiedesse soltanto nella qualità dei prodotti, ma anche in una sapiente cura dell’immagine. Sin dagli inizi del Novecento, infatti, l’arte e la comunicazione sono state strettamente collegate alla visione imprenditoriale del Gruppo Barilla, nel solco di una vocazione a rispondere con l'innovazione ai bisogni di ogni epoca. Così gli uffici e il pastificio di Pedrignano a Parma hanno da subito assunto l’aspetto di un affascinante museo: una collezione d’arte all’interno del comprensorio del pastificio più grande del mondo caratterizzata da un connubio insolito tra la bellezza del saper produrre cibo buono e le forme dei quadri di Boccioni, De Chirico, Magritte, Guttuso, Morandi, Chagall, Picasso e delle sculture di Rodin, Moore, Marini, Manzù. 

 
 
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