Il cardinale O'Malley (al centro) alla presentazione del nuovo Master (foto A. Bobbio).
Si tratta di una novità assoluta e si inserisce perfettamente nella linea di “tolleranza zero” contro la pedofilia nella Chiesa inaugurata da Benedetto XBVI e confermata da Papa Francesco. Nasce a Roma il primo Master post-laurea che fornirà un diploma accademico in “Tutela dei minori e delle persone vulnerabili”. Si tratta della più importante attività del Centre for child protection, istituito tre anni fa con sede nella diocesi tedesca di Monaco di Baviera e che adesso si è trasferito a Roma presso la Pontificia università Gregoriana, retta dei Gesuiti, la più prestigiosa delle università pontificie.
La nuova sede del Centro è stata inaugurata lunedì 16 febbraio dal cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, che Bergoglio ha voluto al vertice della speciale Commissione pontificia per la tutela dei minori. Il primo corso partirà il prossimo anno e vedrà la partecipazione di 18 studenti. Il Centro per la protezione dei minori da tre anni ha lavorato a Monaco di Baviera a un progetto pilota che ha coinvolto oltre mille studenti. Ora dopo i test e lo studio della fase sperimentale, è stato validato scientificamente un programma che è alla base del nuovo corso alla Gregoriana. Il corso può essere seguito anche a distanza con un programma di e-learning che in questi mesi si sta mettendo a punto con la collaborazione della Georgetown University di Washington.
Il direttore del Centro è il gesuita Hans Zoller, psicologo, uno dei massimi esperti al mondo nella lotta contro la pedofilia e nella protezione delle vittime, il quale all’inaugurazione ha detto che il Centro è “all’avanguardia nella lotta contro gli abusi” e prosegue il suo lavoro “risoluto e spedito”. Papa Francesco ha inviato un messaggio all’inaugurazione della nuova sede di Roma nel quale sottolinea l’importanza dell’iniziativa. Accanto al Master il Centro organizza corsi di formazioni per le diocesi, le Conferenze episcopali, gli Istituti religiosi e le scuole cattoliche che intendono procedere ad una formazione specifica in questo campo dei sacerdoti e dei laici impegnati nella Chiesa. Finora richieste sono arrivate da diocesi tedesche, latinoamericane, dell’India e dell’Indonesia. Dall’Italia una richiesta specifica di formazione è arrivata dalla diocesi di Fermo nelle Marche.
L’obiettivo è avviare una rete internazionale di formazione in tutta la Chiesa e di cooperare con altre istituzioni religiose e laiche, ha spiegato padre Zoller, per “ poter contare su un ampio bagaglio di buone pratiche scientifiche nel campo della prevenzione degli abusi sessuali e nella cura delle vittime”. Il cardinale O’Malley ha confermato che “la prevenzione degli abusi sessuali e di altro genere sui minori è della massima importanza per la Chiesa universale”