Come districarsi tra la grande proposta di libri per bambini? E come procurarseli? In molte zone le biblioteche sono chiuse, ma al momento le librerie sono ancora aperte come tutti gli esercizi commerciali, e stanno soffrendo economicamente di questa situazione, quindi mantenendo la dovuta distanza di sicurezza possono essere ancora un luogo dove trovare risorse e conforto. Ma per i più prudenti, anche se in tempi normali saremmo contrari a consigliarlo, si può ricorrere alle librerie online come https://www.sanpaolostore.it. In questo articolo ci concentriamo sui libri per la prima infanzia. Sicuramente la paura è un delle emozioni più condivise e ci sono tanti titoli che aiutano a esorcizzarla. La porta dei sogni di Ilaria Mattioni (edito da Paoline) con una vicenda surreale sulla scia di Alice nel paese delle meraviglie ci presenta una bambina che ha paura di addormentarsi perché teme di fare brutti sogni. Le si presenta l’omino dei sogni che la porta a vivere una strampalata avventura che le fa acquisire sicurezza e superare i suoi timori. Cinque fate e un gatto nero di Rosa Tiziana Bruno (edito da Fasi di luna), è un testo in rima sulla paura dispettosa che gioca a nascondino nei posti più strani: nel silenzio della notte, sotto al letto o nel buio di un cassetto. Si diverte a provocare brividi, sussulti e pelle d'oca. La sua voce assomiglia a un grugnito e talvolta all'ululato di un lupo. Ma di sicuro un trucco c'è per tenerla a bada così com'è. Di Marianne Dubuc, Piccolo Ghepardo e la sua ombra (La Margherita): si può avere paura, ma se hai un amico che ti prende per mano, tutto passa.
In rima e molto divertenti i libri che raccontano le avventure del Gruffalò di Julia Donaldson, di Emme. Un mostro buono simile a un cinghiale di cui esistono anche i cartoni animati
Sono tutti meravigliose invenzioni di forme e colori i libri di Hervè Tullet come Il giuoco della luce o Il gioco del buio (Ippocampo). Interattivo Il grande colouiring book (Panini), un grande albo da colorare, insolito, pieno di idee originali e tante sfide.
Per perdersi tra i particolari dei disegni senza bisogno delle parole i Wimmelbuch (editi da Raversburger), un termine tedesco composto dalle parole Wimmeln (pullulare, brulicare) e buch (libro), ovvero “libri brulicanti. Sono di grande formato abbondano di particolari tra cui perdersi ed entro cui cercare ed inventare storie. All’interno di un’ immagine sono rappresentate decine di piccole scene di vita quotidiana in contesti specifici per ogni libro, come una città, una campagna, una casa, una fattoria….
Due storie divertenti che si prestano a meraviglia per la lettura ad alta voce: Jules Feiffer, Abbaia George (Salani): un cucciolo di cane invece di abbaiare fa di volta in volta i versi di altri animali, finché un veterinario non scopre che li ha letteralmente inghiottiti. Con un finale esilarante.
Dorothée de Monfreid, Sylviane Donnio, Mangerei volentieri un bambino, (Babablibri): un piccolo di coccodrillo rifiuta ogni tipo di cibo e continua ripetere che mangerebbe un bambino. Quando si trova di fronte una bambina terribile cambierà idea.
In Chiedimi cosa mi piace, Bernard Waber (Terre di mezzo), con le incantevoli illustrazioni di Suzy Lee, in una giornata autunnale una bambina racconta al papà tutte le cose che le piacciono. E finito il libro può essere la volta del nostro bambino di raccontare che cosa gli piace. Un classico titolo per i bambini arrabbiati Che rabbia!, di Mireille d’Allancé, (Babalibri): a un bambino molto arrabbiato si materializza la rabbia nella forma di un mostro tutto rosso. Per mandarlo via lo chiudono entro una scatola, e la rabbia svanisce.
Molte le versioni originali delle fiabe classiche, in cui i personaggi magari vengono ribaltati per superare gli stereotipi. Cappuccetto rosso è una delle fiabe più parodiate, da “Cappuccetto oca” di Roberto Denti (Piemme) a “Il berretto rosso” di Agostino Traini (Il Castoro), così come il lupo è una delle creature con cui più sovente si gioca, ribaltando la sua proverbiale cattiveria come in “Dottor lupo” (Babalibri) o facendogli subire la pena del contrappasso da parte dei porcellini, come nel geniale “Ttre lupi” (Babalibri), o in “La vera storia dei tre porcellini” (Zoolibri).