Un anno fa Pietro Bartolo e Lampedusa con il suo carico doloroso di migranti in fondo al mare con il film Fuocammare, quest'anno la comunità dei rom di Gioia Tauro, con le loro regole, i loro rituali, i rapporti di forza e di solidarietà. Erano 14 i film italiani in lista per la candidatura all’Oscar come miglior film Straniero. È stato scelto il film documentario del trentatreenne Jonas Carpignano dal titolo A Ciambra, girato nella comunità rom di Gioia Tauro e che vede tra i suoi produttore anche Martin Scorsese. Il regista, al suo secondo film documentario, ha padre italiano e mamma afroamericana ed è cresciuto tra Roma e New York.
«Sono cresciuto con il cuore in Italia, tornare qui» racconta, «può sembrare curioso nell'epoca dei giovani che se ne vanno, ma io mi sento abbastanza fortunato a stare qui, dove ho tutto quello che cercavo, prima di tutto la mia famiglia, i miei parenti. Mio nonno quando c'era, che mi ha contagiato l'amore per il cinema, lui che era tra gli inventori di Carosello. L'Italia, può sembrare strano, è un posto che non si dimentica di te. A New York dopo tre mesi che manchi non ti riconosce più nessuno». Gli attori, presi dalla strada, in parte recitano se stessi. Il film narra le vicende di Pio, 14 anni, che vive nella piccolo comunità Rom denominata A Ciambra in Calabria. Beve, fuma, si è trovato precocemente proiettato in una dimensione adulta senza poter vivere la propria infanzia. Nella sua zona convivono gli italiani, gli africani e i suoi consanguinei Rom. Pio segue e ammira il fratello maggiore Cosimo e da lui apprende gli elementi basilari del furto. Quando Cosimo e il padre vengono arrestati tocca Pio si ritrova capofamiglia e deve provvedere al sostentamento della numerosa famiglia.
Scorsese, che ha puntato il giovane autore tra i talenti emergenti da sostenere, «mi ha fatto sapere di essere molto contento della candidatura e mi fa gli auguri», racconta Carpignano
A dicembre ci sarà una prima scrematura tra tutte le candidature avanzate dai vari Paesi, mentre la cinquina sarà decisa a il 23 gennaio. Gli avversari sono fortissimi: da In the fade di Fatih Akim (Germania), 120 battiti al minuto di Robert Campillo (Francia), la Palma d'oro The Square di Ruben Ostlund (Svezia), Foxtrot di Samuel Maoz (Israele). Il film Italiani si sono aggiudicati in tutto 14 statuette: 3 Oscar speciali nel 1948, 1950 e 1951 (tra il 1948 e il 1956 non c'erano le nomine dei film proposti per il premio, assegnato direttamente da una giuria) e 11 Oscar al miglior film straniero da quando la categoria è stata istituita ufficialmente nel 1957. L'ultimo film italiano vincitore è La grande bellezza di Paolo Sorrentino nel 2014.