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domenica 15 settembre 2024
 
The Voice
 

Suor Cristina, una vittoria in sette mosse

06/06/2014 

Suor Cristina con il premio di The Voice of Italy (Ansa)
Suor Cristina con il premio di The Voice of Italy (Ansa)

Un trionfo annunciato, quello di suor Cristina che ha vinto The Voice con un mix di bravura, intelligenza e spontaneità. Una marcia trionfale in sette mosse. Eccole:  

-L’intesa con il suo coach, il rapper J-Ax, ha funzionato ed è stata perfetta sin dalla prima puntata quando l’ex Articolo 31 si è girato commosso per conoscere di chi era quella voce e poi ha detto: «Io e te insieme siamo imbattibili, siamo il Diavolo e l'acqua santa». Un feeling artistico che ha funzionato perché J-Ax con le sue uscite ha “protetto” la giovane religiosa dallo stress mediatico. E anche da alcuni attacchi immeritati e gratuiti...  

-Il New York Times, dedicando a suor Cristina la prima pagina, le ha dato grande popolarità a livello internazionale e contribuito a moltiplicare i milioni di visualizzazioni su Youtube delle sue performance canore. Non è un caso che la sua vittoria finale abbia fatto il giro del mondo su tutti i media esteri  

-Il canto di suor Cristina: travolgente, appassionato, autentico. Il momento clou è stato l’interpretazione davvero superlativa di No One di Alicia Keys nella prima puntata. Poi si è cimentata, con successo, con Livin’ on a prayer di Bon Jovi, un classico non proprio facilissimo. Ciliegina sulla torta il duetto con Kylie Minogue, davvero emozionante!  

-La spontaneità che al pubblico a casa non è apparsa forzata o posticcia ma molto credibile. Compreso il fuori programma finale quando la giovane sorella ha invitato a recitare il Padre nostro sorprendendo positivamente e spiazzando un po’ il rito  sempre uguale della proclamazione finale del vincitore.  

-La destrezza e abilità nel gestire la pressione della ribalta e il clamore mediatico. Dote preziosa in vista dei prossimi mesi che si preannunciano cruciali con i nuovi impegni con la casa discografica Universal che le ha offerto un contratto per fare un disco.

-La bravura nell’aver portato inconsapevolmente alla ribalta un mondo forse un po’ sommerso ma ricco di talento artistico e freschezza che è quello dei religiosi impegnati nel mondo dell’arte, della canzone  e del teatro e che, magari, non hanno l’occasione di andare in televisione e farsi conoscere anche al grande pubblico  

-L’abito religioso. Una marcia in più per far conoscere il proprio talento    

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