L’Unicef è estremamente preoccupata per la situazione che stanno vivendo i bambini nella Striscia di Gaza. Sono ormai decine le piccole vittime dei bombardamenti israeliani. Centinaia i minori profughi che si sono spostati, all’interno della Striscia, in cerca di un luogo più sicuro.
«L’uccisione», dice Maria Calivis, direttore regionale per il Medio Oriente e il Nord Africa, «di quattro bambini palestinesi ‒ tutti della stessa famiglia allargata ‒ e il ferimento di altri due, tutti mentre giocavano su una spiaggia di Gaza City, è un duro monito che nessun luogo è più sicuro per i bambini della Striscia di Gaza».
«Sempre ieri», aggiunge la responsabile dell’agenzia Onu, «una serie di razzi sono stati trovati nascosti in una scuola dell'Unrwa a Gaza, in spregio alla neutralità delle scuole».
Il numero di bambini uccisi a Gaza è arrivato almeno a 48 da quando le ostilità sono iniziate solo dieci giorni fa. In media, ogni giorno quattro bambini di Gaza sono stati uccisi. «È vergognoso», aggiunge Maria Calivis, «che i bambini di Gaza continuino a pagare un prezzo pesante in un conflitto di cui non hanno alcuna responsabilità. I bambini di entrambe le parti del conflitto devono essere protetti da questa violenza insensata. Coloro che hanno poteri decisionali hanno l'obbligo di tenere i bambini lontani dalla linea di tiro».
La stessa direttrice regionale dice l’Unicef «ha accolto con favore la breve pausa umanitaria del 17 luglio» e ribadisce però la necessità che «entrambe le parti» s’impegnino a «prevenire ulteriori vittime tra i bambini».