Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 14 settembre 2024
 
Guerra a Gaza
 

Unicef: «Basta uccidere i bambini»

20/07/2014  Sono almeno 48 le vittime fra i piccoli abitanti di Gaza. «È vergognoso», dice Maria Calivis, Direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e l’Africa del Nord, «che i bambini di Gaza continuino a pagare un prezzo pesante in un conflitto di cui non hanno alcuna responsabilità.

L’Unicef è estremamente preoccupata per la situazione che stanno vivendo i bambini nella Striscia di Gaza. Sono ormai decine le piccole vittime dei bombardamenti israeliani. Centinaia i minori profughi che si sono spostati, all’interno della Striscia, in cerca di un luogo più sicuro.

«L’uccisione», dice Maria Calivis, direttore regionale per il Medio Oriente e il Nord Africa, «di quattro bambini palestinesi ‒ tutti della stessa famiglia allargata ‒ e il ferimento di altri due, tutti mentre giocavano su una spiaggia di Gaza City, è un duro monito che nessun luogo è più sicuro per i bambini della Striscia di Gaza».

«Sempre ieri», aggiunge la responsabile dell’agenzia Onu, «una serie di razzi sono stati trovati nascosti in una scuola dell'Unrwa a Gaza, in spregio alla neutralità delle scuole».

Il numero di bambini uccisi a Gaza è arrivato almeno a 48 da quando le ostilità sono iniziate solo dieci giorni fa. In media, ogni giorno quattro bambini di Gaza sono stati uccisi. «È vergognoso», aggiunge Maria Calivis, «che i bambini di Gaza continuino a pagare un prezzo pesante in un conflitto di cui non hanno alcuna responsabilità. I bambini di entrambe le parti del conflitto devono essere protetti da questa violenza insensata. Coloro che hanno poteri decisionali hanno l'obbligo di tenere i bambini lontani dalla linea di tiro».

La stessa direttrice regionale dice l’Unicef «ha accolto con favore la breve pausa umanitaria del 17 luglio» e ribadisce però la necessità che «entrambe le parti» s’impegnino a «prevenire ulteriori vittime tra i bambini».

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo