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mercoledì 11 settembre 2024
 
 

Minacce e abusi: i minori palestinesi nelle carceri israeliane

21/10/2013  E' la denuncia dell'Unicef che, a sette mesi dal suo rapporto sui minori arrestati in Cisgiordania, torna ad accusare Tel Aviv di maltrattamenti, nonostante la recente adozione di "misure alternative".

Prelevati dalle loro case in piena notte, all'improvviso, senza spiegazioni per loro e neppure per i genitori, chiusi in carcere, sottoposti a maltrattamenti e abusi, spesso legati, bendati, in molti casi rinchiusi in celle di isolamento, interrogati, minacciati per essere spinti a confessioni. E' il drammatico trattamento che Israele riserva ai minori palestinesi arrestati, come ha rivelato lo scorso marzo il rapporto dell'Unicef "I bambini nelle detenzione militare israeliana". Secondo il rapporto -che si basa su 400 casi documentati dal 2009 e testimonianze raccolte dalle Ong - negli ultimi dieci anni i ragazzini arrestati sono stati circa settemila, una media di due al giorno, quasi tutti maschi, con un'età che varia dai 12 ai 17 anni.

A denunciare la situazione non è stata solo l'Unicef. Altri organismi hanno espresso le stesse preoccupazioni. Un rapporto di Defence for children international ad aprile 2012 ha rivelato che, su 311 testimonianze raccolte tra il 2008 e il 2012, il 75% dei detenuti palestinesi tra i 12 e i 17 anni venivano maltrattati durante l'arresto e la detenzione e arrivavano agli interrogatori bendati, legati e privati del sonno.

A sette mesi dalla pubblicazione di quell'inquietante rapporto, l'Unicef torna ad accusare Israele di maltrattamenti e abusi nei confronti dei giovani palestinesi che vengono arrestati in Cisgiordania. E lo fa attraverso il primo rapporto di monitoraggio (Progress report) sulla condizione dei minori palestinesi sottoposti a custodia militare israeliana. Dietro la pressione della comunità internazionale, nei mesi scorsi Tel Aviv ha deciso di adottare dei "trattamenti alternativi" per i minori palestinesi detenuti: il periodo di detenzione di un minore prima di comparire davanti al giudice è stato ridotto da 4 giorni a 24 ore per i ragazzini tra i 12 e 13 anni, da 2 a 4 giorni per quelli tra 14 e 15 anni. Invece di procedere agli arresti in piena notte facendo irruzione nelle case, vanno emessi degli ordini di convocazione. Inoltre, le udienze di custodia cautelare per i minori devono svolgersi separatamente da quelle per gli adulti.

Eppure, nonostante i "trattamenti alternativi", l'Unicef denuncia che l'esercito israeliano non ha smesso di compiere matrattamenti sui giovani palestinesi detenuti, vittime di violenze fisiche e psicologiche. Nel rapprto di marzo 2013 l'agenzia Onu per l'infanzia affermava che Israele è l'unico Paese al mondo nel quale i bambini vengono sistematicamente processati in tribunali militari. Finora nel 2013 la media mensile degli arresti di minori palestinesi è stata di 219, con un aumento del 12% rispetto all'anno precedente.

 
 
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