#Prayfortheworld, l’hashtag scelto per il Padre Nostro che papa Francesco ha voluto recitato dai cristiani di tutto il mondo, accompagna l’invocazione a Dio per la fine della pandemia.
«Cari fratelli e sorelle», ha sottolineato Bergoglio prima di recitare la preghiera in latino, «oggi ci siamo dati appuntamento, tutti i cristiani del mondo, per pregare insieme il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Come figli fiduciosi ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno; ma in questo momento vogliamo implorare misericordia per l’umanità duramente provata dalla pandemia di coronavirus. E lo facciamo insieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, da ogni età, lingua e nazione. Preghiamo per i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri delle nostre comunità.
Oggi molti di noi celebrano l’Incarnazione del Verbo nel seno della Vergine Maria, quando nel suo “Eccomi”, umile e totale, si rispecchiò l’“Eccomi” del Figlio di Dio. Anche noi ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’anima sola preghiamo».
Al termine, dalla basilica di San Pietro, il cardinale Angelo Comastri ha proseguito l’invocazione con il consueto Angelus e poi con la recita del rosario. Rosario che la Chiesa italiana invita a pregare anche stasera alle 21 mettendo sulle finestre una candela accesa.
(la foto di copertina è di repertorio. Papa Francesco ha pregato nella biblioteca del palazzo apostolico)