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martedì 21 gennaio 2025
 
 

Noi ammessi che aiutiamo ad essere ammessi

12/08/2013  Il nostro obiettivo, dicono i volontari dell'ateneo di Bologna, è mettere a frutto le nostre conoscenze per preparare quelli come noi che avevano ildesiderio di diventare medico a superare la prova.

L’anno scorso gli aspiranti medici erano più di un migliaio, divisi in due aule messe a disposizione dall’università. Quest’anno si replica, anche se i numeri sono indicativi perché per partecipare non è necessaria una vera iscrizione. Da quasi vent’anni i corsi dello Student-office, a Bologna (un’associazione di studenti che gravita nell’orbita di Comunione e Liberazione), sono completamente gratuiti e aperti anche a chi decide di partecipare all’ultimo momento. Sul sito compaiono i luoghi delle lezioni e le date dei percorsi , in preparazione dei test d’ingresso ai corsi a numero chiuso o programmato. Da Medicina, Odontoiatria e Professioni sanitarie a Scienze, Economia, Ingegneria edile-Architettura.

«Non teniamo statistiche dei successi e degli insuccessi ed evitiamo le formalità, il nostro obiettivo è aiutare gli studenti mettendo a frutto la nostra esperienza», spiega Giovanni Aluisio, 23 anni, quarto anno di Medicina, che tiene lezioni di logica. «Quest’anno, per esempio, abbiamo visto che nei nuovi test sarà dato più spazio alla logica, per questo motivo abbiamo aumentato le ore di lezioni della materia». Una settantina di volontari per una settimana di full immersion, poco più poco meno, nella calura di agosto. Lezioni frontali la mattina, gruppi di lavoro al pomeriggio, per risolvere insieme i test, «perché la pratica in questo tipo di prova è assolutamente fondamentale». È evidente che la motivazione deve essere forte. «Anche noi, a suo tempo, siamo stati aiutati da altri studenti che ci hanno messo a disposizione il loro tempo, per questo l’idea che ci muove è quella di restituire il regalo che abbiamo avuto», continua Giovanni, «la cosa bella è che questa esperienza ci arricchisce e ci fa crescere».

«Naturalmente frequentare i nostri corsi è un aiuto ma non dà garanzie, c’è chi ce la fa e chi deve ritentare», conclude, «io come studente sono molto critico sulla novità di quest’anno, ossia sulla graduatoria nazionale: il ministero non fa che complicare le cose, anziché semplificarle».

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