Tempo di iscrizioni universitarie per tutti i ragazzi. Per alcuni il percorso può essere però più faticoso a causa della loro disabilità, condizione che non dovrebbe compromettere il diritto allo studio. Anche perché sin dalla materna l'inserimento in mezzo ai propri coetanei è fondamentale per evitare il fantasma dell'emarginazione e della solitudine.
Nel nostro Paese l’impegno per l’inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità è stato affidato in primo luogo alla scuola, quale spazio privilegiato per la creazione di opportunità per tutti. Questo però viene sempre realizzato?
La Convenzione ONU, ratificata in Italia nel 2009 ha dedicato l'articolo 24 proprio all’educazione stabilendo che le persone
con disabilità hanno diritto a un’istruzione inclusiva, senza discriminazioni, basata sulle pari opportunità, finalizzata al pieno sviluppo del potenziale umano,
della dignità, dell’autonomia, della personalità e della
partecipazione. Si bandisce quindi ogni forma di esclusione e
si raccomanda il ricorso al sostegno adeguato e funzionale ai reali bisogni di ciascuno e finalizzato alla piena integrazione.
Tutte le leggi italiane affermano questi principi anche se come spesso succede l'applicazione è ben altra cosa.
Ma oltre la scuola c'è poi per i ragazzi che lo meritano e lo desiderano la possibilità di frequentare l'Università , dove non si tratta più solo dell'importanza di integrarsi e socializzare ma piuttosto del poter avere una formazione tale da permettere al disabile, a seconda dei casi, di ricevere una formazione in grado di inserirlo nel mondo del lavoro.
Non si tratta più di bambini e ragazzi ma di giovani adulti bisognosi comunque di uno speciale sostegno per poter compiere la loro formazione. I dati più recenti relativi all'iscrizione all'Università Statale di studenti disabili presentano un trand crescente.
Infatti dall'anno accademico 2000-01 all'anno
accademico 2007-08 gli studenti con disabilità sono passati passano da 4.813 a 12.403
iscritti.
Per quanto riguarda la distribuzione per tipologia di
disabilità gli studenti con problemi motori costituiscono la
percentuale maggiore (27,5%) degli iscritti disabili nell'anno
accademico 2006-07, mentre le percentuali minori si riscontrano nei casi
di studenti con difficoltà mentali (3,5%) e con dislessia.
Dati incoraggianti come lo sono le esperienze dell'Università statale di Milano dove all'inizio di questo anno accademico nella ex aula Cuem è stata inaugurata una struttura destinata a 700 studenti con problemi di
apprendimento: 150 metri quadrati allestiti
con computer e attrezzatura ad hoc, barra braille, sintesi vocale,
videoingranditore e scanner.