Chiedono “uno slancio finale” per l’ultimo mese e mezzo di raccolta firme. I promotori della campagna Uno di noi, a difesa dell’embrione, contano di portare in Europa ben più del milione di firme già raccolto. “Siamo già abbondantemente oltre il minimo richiesto, sia come numero di Paesi (hanno aderito in undici) che come firme”, spiega Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, “ma da qui al primo novembre vorremmo riuscire a coinvolgere tutti e 28 i Paesi europei e ad avere ancora più firme così da presentare la nostra proposta con una forza maggiore”.
Per questo le prossime settimane saranno scandite da vari eventi. Il click day, previsto per il 22 settembre, coinvolge diverse associazioni che raccoglieranno le firme on line. Il 28 e il 29 settembre il Forum delle famiglie sarà in piazza con i banchetti per raccogliere le firme cartacee. E poi ancora, la prima settimana di ottobre saranno coinvolte le scuole, sia stati che private e il 26 e 27 ottobre è previsto un pellegrinaggio delle famiglie a San Pietro. “Senza dimenticare”, aggiunge Maria Grazia Colombo, portavoce, insieme con Casini, del Comitato “Uno di noi”, “il grande sforzo dell’Unitalsi, ma anche delle parrocchie, delle associazioni. Ormai il manifesto è arrivato ovunque e in tanti si stanno dando da fare. Per noi questo del milione di firme è una tappa e non un traguardo. Il traguardo è quello di far capire che il tema della difesa della vita fin dal suo concepimento riguarda davvero tutti”.